sabato 25 agosto 2012

Riscaldamento globale: mini indagine (6)

Stazione meteo in Patagonia (Batea Mahuida)

Premessa

Prosegue l'indagine con la pubblicazione dei grafici inerenti le temperature della fascia temperata dell'emisfero sud utilizzando i dati del sito spagnolo www.tutiempo.net.
L'indagine su questa fascia climatica, nelle vicinanze del 45° parallelo sud, non è solo difficile a causa di grandi estensioni disabitate, alle poche città disponibili, ma anche per la scarsità di terre emerse disponibili.

Per esempio, se si ribaltasse l'Africa sull'emisfero boreale, Città del Capo si troverebbe all'altezza di Atene, al di sopra ci sarebbe solo oceano; se si ribaltassero la Tasmania e la Nuova Zelanda sull'emisfero boreale, giungerebbero al massimo fino alle Alpi, poi solo oceano; Anche la Terra del Fuoco che pare così lontana e a sud, se venisse ribaltata sull'emisfero boreale, raggiungerebbe a malapena la Danimarca, con ancora 1.000 Km di mare a separarla dalle propaggini della prima terraferma (penisola Antartica).

Ulteriori precisazioni si trovano nel primo post dedicato a questo argomento.

Per verificare i dati in modo più omogeneo, sono stati suddivisi in 7 fasce climatiche:
  • artico: zone al di sopra del 60° parallelo nord circa;
  • aree temperate nord: zone a cavallo del 45° parallelo nord;
  • aree tropicali nord: zone attorno al 23° parallelo nord;
  • aree equatoriali: zone attorno all'equatore entro 10° nord e 10° sud;
  • aree tropicali sud: zone attorno al 23° parallelo sud;
  • aree temperate sud: zone a cavallo del 45° parallelo sud (in realtà poche);
  • antartico: pochi dati trovati al di sotto del 50° parallelo sud;
Dato che le sequenze delle temperature si spingono nel passato in modo diverso da località a località, quello che verrà misurato qui sarà soprattutto un trend (aumento, diminuzione, invarianza), non un valore assoluto esatto di variazione della temperatura.

Inoltre anche le tabelle più complete, utilizzate per i grafici, hanno spesso dei vuoti, cioè anni in cui le temperature medie non sono state inserite. Il sito www.tutiempo.net riporta che le caselle con il simbolo (-) non sono state riempite, in quanto i dati disponibili su quell'anno erano incompleti. L'ultimo dato di temperatura disponibile è naturalmente riferito al 2011.

La metodologia adottata per la realizzazione dei grafici, è stata quella di ignorare la mancanza delle temperature per uno o due anni (grafico continuo), mentre nel caso di dati più incompleti, il grafico è stato interrotto. Non è pertanto da ritenersi un'indagine scientifica al 100% come già scritto, ma anche con questi limiti è possibile verificare la tendenza delle temperature sul lungo periodo.
Per facilitare la visualizzazione di questa tendenza, è stata aggiunta una linea di media mobile su cinque anni (MmT = (T1+T2+T3+T4+T5) / 5) che smorza gli spigoli dei grafici delle temperature (in gradi Celsius) con il caratteristico andamento a dente di sega. Dove i dati erano scarsi è stata usata una media mobile su tre anni (MmT(3a)).

Didascalie dei grafici:
  • T = temperature medie annuali;
  • TM = temperature massime medie annuali;
  • Tm = temperature minime medie annuali;
  • MmT = media mobile a 5 anni ((T1+T2+T3+T4+T5) / 5) temperature medie annuali;
  • MmTM = media mobile a 5 anni temperature massime medie annuali;
  • MmTm = media mobile a 5 anni temperature minime medie annuali;
  • MmT (3a) = media mobile a 3 anni temperature medie annuali;
  • MmTM (3a) = media mobile a 3 anni temperature massime medie annuali;
  • MmTm (3a) = media mobile a 3 anni temperature minime medie annuali;

Fascia temperata sud

La prima località presa in considerazione è Città del Capo (33,9° sud - Sudafrica), con una sequenza di temperature rilevate dal 1977; si evidenzia sostanzialmente un invarianza delle medie annuali, con un leggero aumento di un quarto di grado:


La seconda località presa in considerazione è ancora sudafricana, East London (33° sud); le stazioni di rilevazione scelte in questo caso saranno piuttosto raggruppate e vicine, proprio per la mancanza di sufficienti terre emerse.
In questa località i dati delle temperature partono dal 1977 e anche in questo caso mostrano una sostanziale invarianza delle medie annuali:


La prossima sequenza arriva dal sud dell'Australia, dall'aeroporto di Albany (35° sud) con dati che partono però solo dal 1980; il grafico segnala una diminuzione delle temperature da quella data di circa mezzo grado, ma i dati troppo recenti non consentono di avere una tendenza certa:


La località successiva è Melbourne (37,1° sud), con dati che partono dal 1955, ma sono largamente incompleti; il grafico mostra un aumento delle temperature medie piuttosto consistente di circa 1,5° C. Assieme all'aumento delle temperature, si assiste anche ad una divergenza tra T medie minime e massime, quindi un aumento dell'escursione termica:


L'altra località australiana presa a riferimento è Launceston in Tasmania, che si trova sul parallelo di 41,5° sud, ad una latitudine che si può definire temperata: i dati iniziano dal 1947, con una pausa intermedia, e segnalano un aumento della temperatura medie minore di Melbourne (500 Km più a nord) di circa mezzo grado:


Anche a Launceston, come a Melbourne si assiste alla divaricazione delle curve tra T medie massime e minime; ecco un'estrapolazione che evidenzia il fenomeno:


La località seguente, si trova all'estremo sud della Nuova Zelanda: Invercargill (46,4° sud), una latitudine anche in questo caso confrontabile con le rispettive località europee, americane ed asiatiche della zona temperata nord. I dati partono dal 1973 ed evidenziano una sostanziale invarianza (aumento inferiore di un quarto di grado):


Anche in questo caso si evidenzia una divergenza tra T medie massime e minime (anche se il grafico delle minime presenta un andamento strano):


La località successiva è Wellington (41,3° sud) sulla costa est della Nuova Zelanda; le registrazioni sono disponibili dal 1960, ma incomplete per un periodo. Evidenziano comunque una sostanziale invarianza delle medie annuali (leggera diminuzione di un quarto di grado):


Proseguendo l'indagine, si è costretti a compiere un balzo di 8.500 Km fino alle coste cilene. Purtroppo non ci sono terre emerse tra la N. Zelanda e l'America del sud.
La località cilena presa in considerazione è Puerto Montt (41,4° sud) e come ormai tradizione per le località sulla costa pacifica i dati (dal 1976) segnalano una discesa delle temperature di circa mezzo grado:


Estrapolazione delle medie annuali che evidenzia il trend negativo:


La località successiva è sulla costa atlantica della Patagonia: Comodoro Rivadavia (45,8° sud - Argentina); i dati sono registrati dal 1968 e mostrano un aumento di mezzo grado circa:


Il grafico mostra comunque un aumento piuttosto elevato delle T medie massime che non si riflette sulla media annuale; probabilmente sono aumentate le temperature massime ma diminuiti i giorni più caldi:


L'ultima località presa in considerazione è ancora argentina: Trelew (43,2 ° sud); La prima misurazione è del 1958, ma la sequenza e continuativa solo dal 1974: in entrambi i casi si mostra un aumento delle temperature di circa mezzo grado; il grafico mostra anche una divergenza delle T medie massime e minime a partire dal 1990 circa:


Conclusione


Il grafico superiore (variazione delle temperature medie annue), è piuttosto povero di informazioni. Comunque una minima analisi su questa piccola indagine la si può fare: mentre nell'emisfero nord gli aumenti delle temperature sono indubitabili e corposi, qui sono più incerti. Questa sensazione l'avevo già avuta analizzando le sequenze delle temperature della fascia tropicale sud. Probabilmente le maggiori estensioni marine, e l'influsso dell'Antartide, tendono a rendere più incerto il trend ascendente delle temperature.

Le coste sud dell'Africa mostrano invarianza delle temperature, quelle sud dell'Australia danno una tendenza più incerta: i dati di Melbourne, gli unici che indicano un deciso rialzo delle medie annuali, non sono stati inseriti, in quanto meno affidabili di Launceston. La costa americana del Pacifico conferma la tendenza ad una invarianza/ discesa delle temperature anche a questa latitudine. Le coste atlantiche invece rispettano il trend mondiale al rialzo, anche se meno che in altre latitudini.

A seguire i grafici riassuntivi delle variazioni delle T medie massime e minime:



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