venerdì 24 agosto 2012

Riscaldamento globale: mini indagine (5)

Vecchio pluviometro e igrometro australiano


Premessa

In questo post verranno pubblicati i grafici inerenti le temperature della fascia tropicale sud (parallelo 23° sud circa). Si tratta del noto tropico del Capricorno, e come per il parallelo 23° nord, il sole si trova perpendicolare al suolo, almeno un giorno all'anno. Anche per le nazioni e località dislocate lungo il tropico sud, i dati disponibili sul sito www.tutiempo.net non sono molto abbondanti.

Ulteriori precisazioni si trovano nel primo post dedicato a questo argomento.

Per verificare i dati in modo più omogeneo, sono stati suddivisi in 7 fasce climatiche:
  • artico: zone al di sopra del 60° parallelo nord circa;
  • aree temperate nord: zone a cavallo del 45° parallelo nord;
  • aree tropicali nord: zone attorno al 23° parallelo nord;
  • aree equatoriali: zone attorno all'equatore entro 10° nord e 10° sud;
  • aree tropicali sud: zone attorno al 23° parallelo sud;
  • aree temperate sud: zone a cavallo del 45° parallelo sud (in realtà poche);
  • antartico: pochi dati trovati al di sotto del 50° parallelo sud;
Dato che le sequenze delle temperature si spingono nel passato in modo diverso da località a località, quello che verrà misurato qui sarà soprattutto un trend (aumento, diminuzione, invarianza), non un valore assoluto esatto di variazione della temperatura.

Inoltre anche le tabelle più complete, utilizzate per i grafici, hanno spesso dei vuoti, cioè anni in cui le temperature medie non sono state inserite. Il sito www.tutiempo.net riporta che le caselle con il simbolo (-) non sono state riempite, in quanto i dati disponibili su quell'anno erano incompleti. L'ultimo dato di temperatura disponibile è naturalmente riferito al 2011.

La metodologia adottata per la realizzazione dei grafici, è stata quella di ignorare la mancanza delle temperature per uno o due anni (grafico continuo), mentre nel caso di dati più incompleti, il grafico è stato interrotto. Non è pertanto da ritenersi un'indagine scientifica al 100% come già scritto, ma anche con questi limiti è possibile verificare la tendenza delle temperature sul lungo periodo.
Per facilitare la visualizzazione di questa tendenza, è stata aggiunta una linea di media mobile su cinque anni (MmT = (T1+T2+T3+T4+T5) / 5) che smorza gli spigoli dei grafici delle temperature (in gradi Celsius) con il caratteristico andamento a dente di sega. Dove i dati erano scarsi è stata usata una media mobile su tre anni (MmT(3a)).

Didascalie dei grafici:
  • T = temperature medie annuali;
  • TM = temperature massime medie annuali;
  • Tm = temperature minime medie annuali;
  • MmT = media mobile a 5 anni ((T1+T2+T3+T4+T5) / 5) temperature medie annuali;
  • MmTM = media mobile a 5 anni temperature massime medie annuali;
  • MmTm = media mobile a 5 anni temperature minime medie annuali;
  • MmT (3a) = media mobile a 3 anni temperature medie annuali;
  • MmTM (3a) = media mobile a 3 anni temperature massime medie annuali;
  • MmTm (3a) = media mobile a 3 anni temperature minime medie annuali;

Fascia tropicale sud

La prima località, utilizzando sempre il meridiano 0° come partenza, è Gaborone (24,6° sud) in Botswana; purtroppo con pochi dati a partire dagli anni '90. Il grafico mostra una temperatura media annua costante nel periodo di vent'anni, con una leggera diminuzione:


Rimanendo in Africa, sono stati presi in esame i dati registrati a Pretoria (26° sud) in Sudafrica: la sequenza delle registrazioni parte dagli anni '70 e a conferma di quelle del Botswana, mostrano una chiara discesa delle temperature di un grado circa:


Dall'estrapolazione delle temperature medie annue appare ancora più evidente la progressione negativa:


Dal continente ci si sposta alle isole africane con due serie di dati:
- Isola di Reunion (20,9° sud) con dati che partono dagli anni '70 e certificano una stabilità delle temperature medie annue (leggero aumento di un quarto di grado):


- Isola Mauritius (19,7° sud) con dati che partono dagli anni '80, e che sembrano smentire completamente quelli registrati a Reunion; certificano infatti l'aumento di temperature medie di un grado abbondante. I dati sono per molto più parziali:


Dalle isole africane, è necessario compiere un balzo di 6.000 Km per giungere sulla costa ovest dell'Australia:
Port Hedland (20,3° sud) con dati a partire dal 1948, ma non continuativi. Mostrano comunque un aumento delle temperature medie annue di quasi un grado:


Al centro del continente australiano in pieno clima desertico si incontra Alice Springs (23,8° sud) con dati che partono dagli anni '40, ma non continuativi; evidenziano comunque per questa località un modesto aumento delle temperature inferiore ad un terzo di grado:


Interessante anche in questa località la crescente divergenza delle T medie massime e minime, indicanti un aumento delle escursioni termiche:


Sulla costa est dell'Australia, si sono utilizzate le sequenze di temperature rilevate a Townsville (19,3 ° sud):
anche qui si rivela un modesto aumento delle medie annue intorno ad un quarto di grado a partire dagli anni '40; E' interessante come le linee delle T medie massime e minime si avvicinino ed allontanino simultaneamente, evidenziando che esiste un fenomeno ciclico di regolazione delle escursioni termiche:


Lasciando l'Australia si incontra l'Isola delle Nuova Caledonia (22° sud), relativamente vicina alle coste australiane, con registrazioni non continuative dagli anni '40; si evidenzia un aumento delle temperature medie annue intorno a mezzo grado:


Il prossimo arcipelago ad offrire dati fruibili sono le isole di Cook (21,2° sud) con sequenze di temperature a partire dagli anni '70; Si riscontra anche qui un aumento delle medie annuali di circa mezzo grado:


Dalle isole Cook alle coste cilene non ci sono altre isole tropicali che forniscano tabelle delle temperature utilizzabili. Si è deciso di utilizzare i dati registrati sull'Isola di Pasqua (27,2° sud), benchè sia un po' oltre il parallelo 23° sud; i dati non sono comunque molto significativi, in quanto sono registrati a partire dagli anni '80; indicano un aumento delle medie annuali di un terzo di grado:


La prossima località si trova sulle coste cilene del Pacifico, e come per altre località americane già analizzati che si affacciano su questo oceano, si riscontra una diminuzione delle medie annue di circa mezzo grado: la città cilena è Antofagasta (23,4° sud) e vi sono state registrate temperature medie annue dal 1976:


Un'estrapolazione delle medie annuali:


Entrando nel continente sudamericano, a queste latitudini ci si addentra in territori quasi disabitati. La prima città a fornire dati utilizzabili è Asuncion (25,3° sud) capitale del Paraguay; le sequenze iniziano dal 1975 ed indicano una sostanziale invarianza, con leggera discesa delle medie annue di un quarto di grado Celsius:


La località successiva è la città brasiliana di San Paolo (23,6° sud) con temperature registrate dal 1973 e una tendenza in ascesa di circa mezzo grado:


Conclusioni


Ad una osservazione rapida del grafico superiore (variazione delle temperature medie annue), pare che nell'emisfero australe le temperature siano salite meno nei decenni scorsi, che non nell'emisfero boreale. Si notano anche importanti tendenze alla discesa delle medie annuali in sud Africa e come già visto nei post precedenti, sulla costa americana del Pacifico.
A seguire i grafici delle T medie massime e minime registrate lungo il topico del Capricorno:



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