martedì 29 luglio 2014

L'inflazione vista da dentro


Gli Stati Uniti stanno esprimendo un mix di politica internazionale (geopolitica) e politica interna altamente pericoloso. Da un lato stanno facendo fuggire dal dollaro mezzo mondo che gli è ostile. Dall'altro hanno operato politiche monetarie espansionistiche sfrenate, stampando dollari per sanare le crepe del sistema bancario dopo il caso Lemann Brothers, per acquistare titoli di Stato, e per tentare di drogare la crescita economica.
Alcune cose hanno funzionato in parte (banche e stabilità dei titoli di Stato) ma di contro sono stati creati effetti collaterali mortali: bolle mostruose in borsa e nell'immobiliare, e ancora più pericoloso per gli Usa, il rischio di inflazionare la propria moneta.

"...con le sue sanzioni Washington sta minando il proprio potere e la propria influenza. Le sanzioni stanno incoraggiando i paesi a ritirarsi dal sistema di pagamenti in dollari che è il fondamento del potere statunitense. Christian Noyer, Governatore della Banca di Francia e membro del Consiglio direttivo della BCE, ha detto che le sanzioni di Washington stanno portando le imprese e i paesi fuori del sistema dei pagamenti in dollari. L'enorme somma [quasi 9 Miliardi di dollari, ovvero più del doppio dell’utile netto di esercizio 2013 del gruppo BNP NdT] estorta alla banca francese BNP Paribas per aver fatto affari con paesi messi all’Indice da Washington rende evidenti gli accresciuti rischi legali che derivano dall'utilizzo del dollaro, quando Washington detta le regole.

L'attacco di Washington alla sponda francese è stata l'occasione per molti di ricordare le numerose sanzioni del passato e meditare sulle future sanzioni, come quelle che si profilano per la tedesca Commerzbank. Un mossa atta a diversificare le valute utilizzate nel commercio internazionale è inevitabile. Noyer ha sottolineato che il commercio tra l'Europa e la Cina non ha bisogno di usare il dollaro e può essere interamente sostenuto da Euro o Renminbi [la valuta cinese NdT].

Il fenomeno delle norme statunitensi che si espandono globalmente a tutte le operazioni in dollari sta accelerando la traiettoria di allontanamento dal sistema di pagamento in dollari. Alcuni paesi hanno già predisposto accordi bilaterali con i partner commerciali per commerciare nelle proprie valute. I BRICS stanno stabilendo nuovi metodi di pagamento indipendenti dal dollaro e stanno creando il proprio Fondo monetario internazionale per finanziare gli squilibri commerciali.

Il cambio del dollaro dipende dal suo ruolo nel sistema dei pagamenti internazionali. Se questo ruolo viene meno, analoga sorte toccherà alla domanda di dollari e alla quotazione del dollaro rispetto alle altre valute. L'inflazione penetrerà nell'economia americana attraverso i prezzi delle importazioni, e gli americani, già sotto forte pressione, sperimenteranno un’ulteriore compressione dei loro standard di vita."

(www.comedonchisciotte.org)

Questo a livello macroeconomico. A livello microeconomico gli effetti cominciano a farsi sentire già ora, e come avviene in Argentina, comincia il balletto di cifre sull'inflazione, dove gli enti governativi l'abbassano e quelli privatistici e gli stessi cittadini la percepiscono più alta. Cose già sentite in passato in Italia.

"Come ho capito dagli incessanti e rumorosi piagnistei all’interno della mia famiglia, affinché io metta mano al portafoglio e sganci tanti dollari, l’inflazione dei prezzi li sta colpendo piuttosto duramente. Lo sapete ormai: la stessa vecchia storia.
...
mi alzo, vago per la casa intontito e inciampo per la cucina in uno stato di shock poiché vengo aggiornato sui terrori economici che sono trapelati in tutto il mondo durante la notte - una notte in cui mi rigiravo nel letto, tormentato dagli orrori di incubi vividi in cui lupi famelici mi mangiavano le gambe e io urlavo di dolore ... allegri e gioiosi in mezzo a tavole imbandite con pile di beni e servizi, e tutti bevevano champagne, ridendo come i banchieri ridono quando si accendono i sigari con le banconote! Tipi grassi e unti che si accendono sigari! Brrrr! Orrore!

Non c’è bisogno di essere uno psichiatra sbruffone con una siringa enorme che mi dice di “calmarmi” e che presto mi “sentirò meglio”, o essere un Junior Mogambo Ranger (JMR) istruito a sufficienza in economia che inorridisce di fronte all’inflazione dell’offerta di moneta la quale porta all’inflazione dei prezzi la quale porta alla miseria economica, per interpretare con precisione questo sogno terrificante.

Ovviamente i lupi rappresentavano l’inflazione dei prezzi, i tipi grassi erano i banchieri ed è garantito che la calamità economica incipiente (dovuta alla rovinosa inflazione dei prezzi che pagherete voi e la vostra famiglia per aver consumato al di là dei vostri mezzi) vi mangerà vivi, un pezzo alla volta, grazie soprattutto alla disgustosa Federal Reserve che ha creato Così Dannatamente Tanta (CDT) valuta nel corso degli anni. Per più di un decennio! Quasi mezzo secolo, infatti!...
entrando negli orrori della realtà, apprendo dal Consumer Metric Institute l’esistenza di una relazione agghiacciante sull’inflazione dei prezzi nel corso dell’ultimo anno, la quale si è attestata al 3.91%! Oddio!

Se questo non bastasse, l’economia si sta ancora dirigendo verso il basso, il che spiega perché i lavori stiano scomparendo.
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E se usiamo le misure dell’inflazione non edoniche, come accuratamente calcolate da John Williams di Shadowstats.com (nei confronti del quale abbiamo un debito di riconoscenza), l’inflazione dei prezzi è davvero, davvero, davvero intorno all’8 o 9%, il che significa che il PIL reale sta crollando del 7% o più!

David Stockman di DavidStockmansContraCorner.com starà pensando lungo le stesse linee, poiché dice: “Siamo dannatamente fregati! L’aumento dei prezzi alimentari e dell’energia vi mangerà vivi come i lupi sbavanti di cui sopra!” Infatti scrive che i prezzi dell’elettricità sono aumentati ad “un tasso di crescita composto del 4.5% in oltre un decennio.”
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“Facendo due conti, state pagando il 50% in più per l’energia elettrica, la quale rappresenta un bene fondamentale su cui fate un enorme affidamento ogni giorno della vostra stupida vita! Ed è una situazione destinata a peggiorare!
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“Per coloro che pensano che questo tipo di inflazione ‘moderata’ sia una cosa salutare, considerate quanto un dollaro risparmiato oggi varrà dopo 30 anni di inflazione al 3.5%. Risposta: 35 centesimi.”

Mi strofino gli occhi incredulo, la mia voce trema, e considerando il futuro della mia pensione rimango scioccato se penso che devo risparmiare tre dollari di potere d’acquisto oggi per ritrovarmi un pidocchioso dollaro di potere d’acquisto domani. Per 30 anni mi servirà un 3.73% annuo sul mio investimento, solo per restare in pareggio in termini di potere d’acquisto! Oddio! Solo per restare schifosamente in pareggio!
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“I prezzi della benzina sono saliti di quasi il 6.0% negli ultimi nove anni”, gli affitti sono aumentati ad un tasso composto del 3% e anche il costo delle utenze come acqua, fogna e raccolta dei rifiuti sono salite del 4.5% annuo nello stesso periodo di tempo!

Poi ecco che arriva dal nulla Greg Guenthner con la sua newsletter Rude Awakening, anch’egli a scrivere sull’inflazione dei prezzi e di come “il cacao è in crescita del 34% da giugno” grazie ad una “cocente” domanda proveniente dalla Cina.
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la crescente domanda cinese e un dollaro più basso renderanno le cose molto, molto, MOLTO più costose per noi americani che amiamo il cioccolato. Beh, più che amare bramiamo, ma non è questo il punto e lo sapete.

Il punto è che ora non possiamo più permetterci nemmeno il cioccolato. Grande. Davvero grande.

Ed a peggiorare le cose, si scopre che “i prezzi delle carni bovine sono aumentate del 16% annuo”, cosa che farà aumentare il prezzo degli hamburger ancora e ancora. Ripeto: grande. Davvero grande."
(www.rischiocalcolato.it)

Gli effetti delle politiche della Fed si stanno già facendo sentire sulla pelle degli americani. Se l'articolo non contiene esagerazioni, un'inflazione del 3,9% (quasi quattro!), percepita del 9% è davvero già molto alta. In Italia abbiamo avuto inflazione a due cifre, ma anche un sistema di welfare e la scala mobile a fare da paracadute. E soprattutto negli anni '70 il lavoro c'era. Oggi è diventato quasi impossibile da trovare in certe lande europee e difficile da trovare anche negli Usa.

Se gli Usa continueranno con questa folle politica estera ed interna, avranno presto brutte sorprese. E' vero che rimangono la più grande potenza militare del globo su cui basano i loro rapporti di forza (anche economica), ma quando saranno assediati da un iper inflazione, non basteranno le 13 portaerei e le migliaia di testate atomiche per fermare questo nemico subdolo.

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