mercoledì 18 settembre 2013

La Concord'Italia


La Costa Concordia come metafora dell'Italia di oggi. La nave Concorditalia si scontra con lo scoglio-spread in gennaio 2012, ma non affonda completamente. Si inclina su un fianco moribonda. Un'immagine che descrive perfettamente l'Italia in mano al governo Monti.

Oggi l'immagine positiva del recupero e raddrizzamento della nave.

"La Costa Concordia è stata raddrizzata. Come il principe Calaf che cantava “all’alba vincerò”, la nave si è finalmente rimessa in asse. La fiancata che poggiava sul fondale è penosamente danneggiata, la salsedine ha dato un colore marroncino uniforme ad un lato. Ancora c’è molto da fare per riportare la nave sulla linea di galleggiamento ma, in uno scoppio di gioia, sono state le stesse sirene del relitto ad annunciare la riuscita dell’operazione. Il capitano De Falco (quello rimasto famoso per il “vada a bordo, cazzo!”, oggi in una intervista su La Repubblica afferma che l’operazione di recupero è “una dimostrazione di capacità tecnica e organizzativa che riscatta l’immagine di una Italia approssimativa e cialtrona”.
Ed il nocciolo della questione sta qui, nell’uso pubblico che mass-media e politica stanno facendo del recupero. E giusto per non cambiare giornale a pagina 26 Michele Serra si lascia sfuggire questa frase. “E si faceva il tifo, si sperava che i lillipuziani ce la facessero, risollevandoci (in parte) dall’ontoso inchino di Schettino”.

Perché mai il recupero del relitto (dopo 610 giorni) dovrebbe “riscattare” qualcuno? Perché si sta mettendo in moto un “discorso pubblico simbolico” molto simile – riguardo agli effetti sperati – ad una partita vincente della nazionale di calcio. La nave, trasposizione simbolica del Paese, viene raddrizzata da piccoli uomini laboriosi e onesti, in grado di riparare il danno compiuto dal “cialtrone”. E nasce così l’epica del riscatto e il presidente Letta afferma «tutti coloro che stanno lavorando lì sono un grande orgoglio italiano». Ovviamente abbiamo bisogno di una dimensione simbolica ma occorre fare attenzione perché questo simbolismo è anche pericoloso."

(www.comedonchisciotte.org)

Già un simbolo, una metafora appunto. Ma è veramente un simbolo così positivo? Che cosa è stato raddrizzato sulla chiglia all'isola del Giglio? Una nave, o un relitto tutto fracassato, con una fiancata schiacciata e un destino segnato? Sinceramente il relitto dava maggior speranza finché era coricato su un fianco. Quando mostrava ancora la sua superficie liscia e bianca e splendente al sole toscano della fiancata integra. Ora che è stato ruotato, mostra tutta la devastazione sul lato nascosto, e ricorda tutta la tragedia di quel giorno di gennaio 2012.

Spero non si pensi di utilizzare la Costa Concordia in chiave simbolica, perché sarebbe poco saggio. Infatti questa nave Concorditalia affondata sotto Monti e raddrizzata sotto Letta, è destinata ad essere demolita forse sotto il prossimo governo... una simbologia tutt'altro che positiva.

Già l'affondamento aveva una simbologia ambigua: per i più era evidente l'accostamento Schettino-Berlusconi. Per me la simbologia era diversa:

"La nave è stata pilotata maldestramente è ha urtato uno scoglio, l'Italia sta rischiando la stessa sorte, con il suo nuovo timoniere Monti.

Certo è troppo pretendere che il nuovo premier risolvesse tutti i nostri problemi in pochi giorni di governo. Ma quello che era necessario, era avere ben chiara la giusta diagnosi. Si sarebbe dovuto pretendere dalla politica, la comprensione delle ragioni del rischio di naufragio. L'euro e l'Europa erano e sono il problema, non tanto le carenze dello Stato italiano (che comunque sono notevoli) e l'impresentabilità della classe politica.

Anche nel caso nazionale, come nel caso della nave da crociera, non si vedono gli scogli affioranti. E' stato cambiato il timoniere, perchè reputato impresentabile, ma il Titanic non è affondato a causa dell'aspetto volgare del comandante, ma dell'errore di rotta.

E l'Italia sta seguendo una rotta sbagliata, dritta verso gli scogli."

La demolizione è il traguardo del relitto sgangherato all'isola del Giglio, la rottamazione è il destino dell'Italia sgangherata dall'euro.

Ma per ora Letta è contento di aver raddrizzato il relitto italiano, e Saccomanni vede un roseo futuro in cui l'Italia sarà sezionata compartimento per compartimento. La ripresa è già iniziata, ma come dice Draghi è ancora acerba. Ma non è una ripresa, è solo una raddrizzata dell'economia naufragata contro scogli di debiti giganteschi. 
Ma comunque sarà demolizione, o del paese o della zona euro.

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