martedì 18 giugno 2013

Il Cavaliere gioca pesante (2)


Nel primo post di un mese fa "Il Cavaliere gioca pesante" avevo scritto che "Non so se le cose stanno così, non ho informazioni al riguardo, ma ho la sensazione che Berlusconi non scherzi sull'Imu e sulle altre promesse/ricatti imposte al governo Letta.
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Questo malgrado tutti constatino che vengono prima altre esigenze, come la Cassa Integrazione da rifanziare, il problema degli esodati e del lavoro da tutelare in generale.
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Credo che il Pdl, portando avanti le sue proposte come quella di Alfano che vorrebbe "Cinque anni di detassazione e decontribuzione per i neo assunti, via lo Statuto dei Lavoratori per varare lo Statuto dei Lavori"(phastidio.net) per un costo di appena 80 miliardi!... il Pdl stia cercando uno scontro e un riscontro.

Non penso che nel Pdl non siano consapevoli delle richieste quasi impossibili fatte al governo Letta, che deve fare lo slalom tra politiche di sostegno all'economia e i paletti imposti dai trattati europei.

Io penso invece che nel Pdl, le teste d'uovo di questo partito, siano perfettamente coscienti dell'impossibilità di portare avanti queste politiche.
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La mia sensazione è che nel Pdl si giochi molto pesante, che si stia cercando una sfida molto impegnativa. E più che con il centro sinistra, il gioco pesante è con l'Europa. Il Cavaliere credo voglia far diventare evidenti, anzi evidentissime, le contraddizioni tra le esigenze dell'economia italiana e l'austerità imposta dall'Europa.

E' un po' come se Berlusconi e i "falchi" del Pdl dicessero senza dirlo esplicitamente:
per rilanciare l'economia dobbiamo abbassare le tasse, e dare più incentivi economici. Non si può fare per ragioni di bilancio bloccato dai parametri europei? Allora i problemi non sono nella politica italiana, ma sono nelle politiche europee. E' per questo se l'Italia non riesce più a crescere: a causa dell'Europa (e della Germania)."


Un mese fa pareva che il centro destra stesse rimontando velocemente nei sondaggi e quindi una tale strategia sembrava buona. Dopo però Berlusconi ha sempre confermato fermamente l'alleanza con il Pd, soprattutto in questi giorni in cui il M5s potrebbe subire una scissione. E poi alle amministrative il Pdl è andato malissimo.

Alla fine mi ero quasi pentito di aver scritto quel post, pensando di essermi ingannato nella valutazione delle intenzioni del Cavaliere. Invece a distanza di un mese ho la conferma di aver capito benissimo:

"ROMA - L'intervista rilasciata dal ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato a Repubblica, in cui frena sulla possibilità di evitare l'aumento dell'Iva, non è piaciuta al Pdl. E dopo gli attacchi dei suoi, da Fabrizio Cicchitto a Renato Brunetta, è arrivato l'affondo di SilvioBerlusconi: "Il governo sta cercando otto miliardi di euro. Mi chiedo in quale azienda non si possano ridurre i costi dell'1 per cento. E' veramente innaccettabile che non si trovino questi fondi", ha detto ...

Ma il Cavaliere non si è fermato qui. Bisogna andare a Bruxelles - ha proseguito - "e non per Battere i tacchi" ma per "rimettere a posto le cose" e sforare il limite del 3 per cento di deficit e il fiscal compact per far partire l'economia perché nessuno "ci manderà fuori da Ue e moneta unica".

Durissime le parole usate dall'ex premier nei confronti del governo Letta e dell'Unione europea: "Bisogna che qualcuno nel governo abbia il coraggio e l'autorevolezza di andare a Bruxelles e di dire a quei signori: 'Noi siamo in questa condizione perché ci avete cacciato voi con la vostra dannata politica di austerità. Dobbiamo rimettere a posto le cose, da qui in avanti il limite del 3 per cento all'anno e il fiscal compact ve lo potete dimenticare'


Ci volete mandare fuori dalla moneta unica? Fatelo. Ci volete mandare fuori dall'Unione europea? Ma no. Vi ricordiamo che noi versiamo 18 miliardi all'anno e ce ne ridate indietro solo dieci. Ma chi mai ci manda fuori dall'una e dall'altra parte?".
(www.repubblica.it)

E questa volta, in risposta al ministro Zanonato che ha dichiarato sia quasi impossibile non aumentare l'Iva (e dal punto di vista contabile ha ragione il ministro...), il Cavaliere ha parlato chiarissimo. Questa volta, rispetto ad un mese fa, non è necessario fare l'interpretazione delle dichiarazioni dal politichese all'italiano.

In effetti il ragionamento non fa una grinza e devo dire che lo condivido. Ma per quale motivo ci dobbiamo impegnare a livello europeo in provvedimenti impossibili da mettere in pratica? Facciamo ciò che è umanamente possibile, sostiene Berlusconi, se poi proprio ci vogliono buttare fuori dall'euro, il coraggio se lo devono prendere loro. E se questo coraggio non ce l'hanno, saranno costretti a tenerci così come siamo. Con il deficit che sfora il 3% (lo fece la stessa Germania qualche anno fa), con il pareggio di bilancio saltato, con il Fiscal compact impossibile da sostenere. Che comunque sarebbe insostenibile lo stesso anche proseguendo con l'austerità: se non si trovano 8 miliardi per Iva e Imu, dove li troviamo 50 miliardi per ridurre il debito pubblico ogni anno?

"Ci volete mandare fuori dalla moneta unica? Fatelo."

Già ma come? La Germania non potrebbe permetterlo perché si ritroverebbe fra le scatole un competitore temibile con una moneta svalutata, e poi con qualche problemino al sistema Target 2 dove le banche tedesche hanno scaricato un bel po' de nostri titoli di Stato:

"- Come tutti sappiamo, le banche tedesche sono riuscite a scaricare i loro "rischi PIIGS" sulla bilancia Target2, sulla Bundesbank, cioè il contribuente tedesco. Pertanto, il rischio di una ricapitalizzazione delle banche tedesche è ormai trascurabile dal punto di vista dei contribuenti tedeschi.
Dopo le operazioni di LTRO 2012, i titoli di Stato più italiani sono oggi detenuti per la maggior parte da banche o famiglie italiane.
- Se, secondo Münchau, l’Italia dovesse fallire, la Germania dovrebbe accettare miliardi di perdite dal sistema Target2."


E poi come ci hanno ripetuto come dischi rotti gli erocrati e gli eurofanatici non esiste una procedura di uscita dall'euro. Come faranno a far rispettare all'Italia i parametri europei, soprattutto se non si riuscirà più ad avere un appoggio politico alle scelte europee? Ci manderanno la Troika? E riuscirà questa a rimettere assieme i cocci di un Parlamento esploso? O a "teleguidare" una maggioranza divisa tra chi vuole proseguire l'austerità e chi vuole trasgredire i trattati?

Ricordo che esiste un bacino di astenuti dormiente pronto a rivitalizzarsi al cenno del primo capo-popolo pronto ad aizzarlo con qualche forma di nazionalismo autoassolutorio e panacea di ogni male europeo. Sarà sufficiente che al telegiornale delle otto si affacci qualcuno di molto conosciuto e indichi il nuovo nemico nazionale da abbattere: euro merda!

Credo che i due "clown" dati oggi per moribondi, potrebbero assicuraci in futuro altri numeri parecchio divertenti. Non organizzate il loro funerale con troppo anticipo...

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