sabato 22 giugno 2013

Ben, ripensaci


"Ben (Bernanke) ripensaci", sembra la supplica che emerge dal mondo della finanza non solo americana. Ma Bernanke farà sul serio, o ha solo voluto fare un esperimento psicologico fra gli investitori, per capire cosa succederebbe veramente fermando il flusso di Qe? Credo sia consapevole di cosa può accadere, ma credo si renda anche conto che non si può continuare a gonfiare la mega bolla delle borse e dei bond.

"... il manager del fondo obbligazionario Ignis, Chris Bowie, ha avvertito sul fato che la "piu' grande bolla dei bond della storia e' gia' scoppiata". Il suggerimento agli investitori e' quello di "scappare finche' siete in tempo". "Nessuno dovrebbe comprare titoli pubblici in questo momento", ha dichiarato il gestore inglese al Telegraph.
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Il sell off di ieri è stato scatenato dalle ultime dichiarazioni della Fed, pronta a staccare la spina al programma di quantitative easing che ha permesso agli indici azionari di balzare negli ultimi anni. La notizia ha messo ko l'intero azionario globale , che ha sofferto alla vigilia il calo più forte in 19 mesi.
La capitalizzazione dell'azionario globale è calata di 2.400 miliardi dal massimo degli ultimi 5 anni testato il 21 maggio, con gli indici di Hong Kong e del Giappone che sono entrati nel mercato orso."

(www.wallstreetitalia.com)

Vedi "Cinque anni di steroidi nelle borse"

"C'è però anche un'altra questione: fino a quale punto la riduzione al QE è uno scenario realistico? A fronte di chi parla della necessità di eliminare o per lo meno diminuire la portata del programma di acquisti di asset per $85 miliardi al mese della Fed, ci sono i monetaristi che fanno notare come non ci sia affatto bisogno che Ben Bernanke & Company intraprendano questa strana: questo, perchè l'inflazione negli Usa viaggia al minimo degli ultimi 50 anni, ed è insomma troppo bassa. Parlare di deflazione è forse azzardato, ma un quadro di disinflazione non è affatto da escludersi. Inoltre la congiuntura americana, sebbene in notevole recupero, scricchiola ancora un po'. Non manca così chi consiglia addirittura alla Fed di aumentare il QE.

E la prospettiva di nuovi stimoli monetari è alta soprattutto se si considerà che Bernanke lascerà la Fed all'inizio del 2014. Il presidente Usa Barack Obama si assicurerà infatti, secondo alcuni, che il suo successore stimoli la crescita con politiche ultraespansive. E' troppo presto, per alcuni, parlare della fine imminente delle politiche di quantitative easing. Tra l'altro, si fa sentire la voce di James Bullard, presidente della Fed di St. Louis, che ha detto che la banca centrale americana ha adottato un atteggiamento inappropriato nel parlare di tempi di taglio al QE. "Sarebbe appropriato un approccio più prudente, come quello di aspettare che ci siano segnali tangibili del rafforzamento dell'economia e che l'inflazione stia tornando vicina al target previsto", ha detto."

(www.wallstreetitalia.com)

Ovviamente chi sta beneficiando del grande gioco d'azzardo delle banche centrali non ci sta a smettere. Non solo smettere nel gioco è pericoloso, lo è persino ridurre le puntate. Significa in ogni caso provocare un cedimento del mercato azionario, il quale non si può controllare con una manopola come fosse una radio. Quando gli investitori cominciano ad uscire dall'azionario, i comportamenti possono diventare di colpo irrazionali: tutti vendono provocando un crollo inaspettato e devastante.

"... il tapering è la riduzione degli acquisti mensili di titoli da parte della Fed, lo zucchero-adrenalina-eroina (i giudizi divergono) che viene immesso dal 2009, in dosi sempre più massicce, nelle vene del sistema finanziario americano e che da qui si riversa nel mondo intero.
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Il tapering, come Bernanke ha ripetuto fino alla nausea, ci sarà solo se tutto andrà meravigliosamente bene e inizierà solo alla fine di quest’anno. I mercati non sembrano nemmeno avere prestato attenzione al fatto che lunedì Obama ha molto ruvidamente licenziato Bernanke, il cui mandato in scadenza nelle prime settimane del 2014, ha detto il presidente, non verrà rinnovato.
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I tempi e i modi irrituali dell’allontanamento non possono non fare pensare a una Casa Biancache vuole fare sapere fin da ora che ci sarà una persona di assoluta fiducia a gestire l’accelerazione attesa l’anno prossimo nell’economia con una politica monetaria ancora ultraespansiva.
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James Bullard, capo della Fed di St. Louis di lunga tradizione monetarista, chiede addirittura più Qe, perché l’inflazione sta scendendo troppo.
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I democratici moderati e i repubblicani moderati sono in fondo d’accordo sul tapering e discutono solo su quanto velocemente smantellare il Qe. La sinistra e i monetaristi chiedono invece più Qe, la prima perché ci sono ancora troppi disoccupati e i secondi perché c’è troppo poca inflazione.
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Sceglie quindi, Bernanke, di gettare un sassolino ... L’obiettivo non è quello di avviare il crollo dell’obbligazionario globale ma quello molto più modesto di bloccare e fare un poco scendere la schiuma che stava facendo lievitare sempre più in fretta i bond di ogni ordine e grado.
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Con la sua reazione malmostosa e spaventata, il mercato dimostra di preferire il paradiso
artificiale del Qe alla bella realtà che si profila per l’anno prossimo.

È una tipica reazione da tossicodipendente. Agli occhi del medico, è la conferma della necessità di avviarlo il prima possibile su un percorso di disintossicazione."


Ora le carte sono scoperte. Le opzioni sono tutte in campo. Si può chiudere un po' alla volta il rubinetto della politica monetaria espansiva, ma non è detto che questa operazione sia controllabile completamente dalle banche centrali e che sia indolore.

Si può continuare così come fatto fino ad oggi, con i risultati che a mio avviso non sono stati così evidenti. Anche negli Usa non c'è stata tutta questa crescita proporzionale alle risorse messe in campo nella finanza americana. Sembra che questi Qe mondiali servano più che altro a mantenere a galla l'economia, ma una vera ripresa globale non c'è. Ora anche la Cina sembra rallentare bruscamente ("CINA: da Locomotiva del Mondo a Grande Malato?..." - Ilgrandebluff.info)

Si potrebbe addirittura aumentare il livello di Qe, andando ad incrementare una bolla già oggi parecchio pericolosa. Ma incrementare il Qe significa continuare a spostare i problemi di una crescita equilibrata e solida nel futuro, significa tentare di risolvere i problemi dell'economia con le slot machine. E' difficile che si possa continuare e addirittura incrementare il livello di droga finanziaria sui mercati senza averne delle conseguenze. E il bello è che in tutte queste politiche espansive, di vere politiche keynesiane, in favore della produzione e del lavoro, non se ne vedono proprio. Altro che ricette per l'occupazione giovanile che dovrebbero essere partorite dal G8-G20-Gxx... si fanno solo parole e si creano fiumi di denaro per speculatori.

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