lunedì 22 aprile 2013

Peccato non aver sperimentato un disastroso governo Pd



Da quel poco di buono, e tanto di disastroso che ha combinato il Pd dal giorno dell'esito delle elezioni, è un peccato che non sia riuscito a formare un suo governo. Lo dico sinceramente. Perché oggi all'Italia serve un governo che sia tutto fuorché funzionante ed efficiente. Un pateracchio come quello che sarebbe uscito dal Pd sarebbe stato l'ottimale.

E' un po' come per la barzelletta di quel tale che finisce all'inferno, e gli chiedono se vuole andare in quello americano, tedesco o italiano. Ma scusi signor diavolaccio, ma che differenza fa? chiede il povero tapino: vede, in quello italiano un giorno manca il carbone per il fuoco, un giorno c'è lo sciopero dei torturatori, un giorno non arrivano i forconi ecc.

Con un governo del Pd, alle richieste dell'Europa sarebbe successo lo stesso: un giorno non era d'accordo Fassina, un altro Renzi, un'altra volta gli ex margherti, un'altra volta i dalemiani, un'altra volta i vendoliani ecc. E non avrebbero combinato un gran che, ma almeno non avrebbero potuto applicare in modo efficiente le richieste della Bce, delle Trojke e delle Merkel.

Non tutto è perduto. Già si sente parlare di un governo di larghe intese con forte connotazione politica. Come ha riferito sarcastica la giornalista L. Annunziata: "sarà un governo con un po' di tecnici, un po' di politici e un po' di ... donne!". A parte la terza categoria buttata li quasi come una decorazione finale, io spero sia più politico che tecnico. Solo così potremo avere la garanzia che sarà un governo inefficiente.

Per la verità anche il governo tecnico Monti è stato inefficiente, ha ridotto l'Italia in uno stato comatoso, che nemmeno Berlusconi c'era riuscito. Ma purtroppo è stato efficientissimo nel salassare l'economia italiana, tagliando la spesa pubblica, facendo chiudere le fabbriche, adottando tutti i provvedimenti da strapazzo dell'Europa senza farli discutere dal Parlamento. Per avere un governo con un'efficienza di questo tipo, è meglio un governo di inconcludenti, litiganti, incapaci e pavidi.

Del resto, prima di Monti si comportarono così Berlusconi e Tremonti. Cercarono di fare i furbi, promettendo all'Europa provvedimenti che sarebbero stati effettivi dal 2014. La Germania non era d'accordo, e da li nacque l'appellativo di "incapace" per Berlusconi. Certo, completamente inadatto (unfit), come si permetteva di fare finta di adottare l'austerità, le banche tedesche avevano bisogno dei nostri soldi da subito. Mica dal 2014!

La storia dell'Europa recente un giorno andrà scritta in modo distaccato, togliendoci dagli occhi le fette di salame delle nostre passioni e odi politici. Non che il governo Berlusconi fosse sto gran che, che sapesse far crescere l'economia o migliore la vita degli italiani. Ma non è stato, dal punto di vista economico, tanto diverso dai predecessori. E' che ad un tratto le banche tedesche e francesi si sono trovate in gravi difficoltà con subprime ed investimenti sbagliati in Irlanda, Grecia, Spagna e Portogallo. Da qualche parte si doveva mungere, e si sa, il contribuente tedesco non vuole mai partecipare. Si incazza facilmente, mentre gli italiani sopportano di più...

E quindi peccato per il Pd. Bastava veramente poco. Bastava un po' di coraggio e votare con il M5s per Rodotà. Non si sarebbe dimesso Bersani, il Pd non avrebbe rischiato la o le scissioni, i suoi leaders avrebbero continuato a convivere odiandosi, avrebbero dato luogo ad un governo traballante, avremmo avuto polemiche giornaliere con l'Europa e gli eurocrati esasperati per le lentezze, i dinieghi e i tradimenti... il solito campionario dei governi all'italiana.

Il tutto sarebbe andato avanti per un anno o più, senza concludere nulla di buono, ma neanche di cattivo.
Ora spero che arrivi un aiuto dagli esponenti del Pdl e del centro, di modo che nel futuro governissimo possano scoppiare quelle furibonde liti, che ci avrebbero fatto tanto comodo in un governo monocolore Pd. La nostra sopravvivenza è in questi politici disastrosi ed incapaci.

Tanto, che ci sia un governo di super tecnici, o di politici incapaci, il nostro destino sarà sempre lo stesso. Il nostro destino è quello di essere protagonisti di un crack della zona euro, con conseguente uscita dalla moneta unica. Ma c'è differenza tra il vivere questo destino sotto un governo accondiscendente ai massacri dell'Europa, o viverlo sotto un governo restio, inetto nel perseguirli. Preferisco la seconda opzione. Il malato è terminale, quindi è inutile accanirsi su di esso con terapie dolorose. Lasciamolo morire tranquillo e rilassato.

Nessun commento:

Posta un commento