mercoledì 10 aprile 2013

Legislatura Becchi (2)


segue da post: Legislatura Becchi

Si prosegue, sbandando e avanzando con reticenza, verso una Legislatura Becchi, con un Parlamento più forte (per ora potenzialmente) del governo che dovrebbe esprimere. Governo che arriverà, se arriverà, a fine maggio. Per il momento non ci sono piani, il Parlamento non lavora, i partiti si parlano poco.

In questo quadro, a quanto pare Bersani si è perso nel suo personale melodramma. I suoi in parte lo sostengono ed in parte lo contestano. Ma per il momento non viene disarcionato, in attesa di un nuovo Presidente della Repubblica.

E qui si faranno i giochi, sopratutto all'interno del Pd. Bersani tenta di eleggersi un Presidente che gli sia più amico, e magari gli consenta di andare alle Camere a prendersi o farsi rifiutare una fiducia. Ma potrebbe avere una brutta sorpresa, dai suoi contestatori interni. Infatti se questo fronte si dovesse saldare con Pdl e centro montiano, potrebbe far saltare il sogno bersaniano.

Bersani ha come asso nella manica però, la possibilità di fare un nome che tenti il M5s. Difficilmente potrà essere uno come Prodi, ma più probabilmente un nome come Rodotà. E' però tutto da dimostrare che un uomo tutto d'un pezzo come Rodotà o G. Strada (per ipotesi remota) si sottometterebbe ai giochi di palazzo di Bersani.

Intanto si perde tempo, come giustamente sostengo su fronti opposti Renzi, Berlusconi e Grillo. Il M5s con l'occupazione simbolica delle Camere ha reso visibile questo malcontento, evidente dalle parole pesanti dal blog di Grillo.

"I parlamentari del M5S si trovano dentro la Camera dei Deputati per manifestare la necessità di cominciare i lavori parlamentari mediante l'istituzione delle Commissioni permanenti alla Camera e al Senato. pdl e pdmenoelle non ne vogliono sapere e portano come ragione (inesistente) per non farle l'assenza di un Governo. Fino a mezzanotte e un minuto i cittadini portavoce del M5S leggeranno a turno articoli della Costituzione e del regolamento di Camera e Senato che dimostrano l'assoluta leggitimità della formazione delle Commissioni subito."
(www.beppegrillo.it)

"Il golpe è iniziato da anni. Un golpe alla luce del sole per delegittimare e svuotare il Parlamento.
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La delegittimazione del Parlamento è avvenuta in due mosse. Il Governo, che dovrebbe governare, ha di fatto sostituito l'attività parlamentare e legifera attraverso i decreti legge,
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La seconda mossa è stata la nomina diretta dei parlamentari da parte dei segretari di partito grazie al Porcellum. I partiti hanno occupato il Parlamento
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In Parlamento c'è ora un nuovo arrivato, un imprevisto, il M5S che vuole avviare al più presto una serie di leggi che per pdl e pdmenoelle sono come l'aglio per i vampiri. Legge sul conflitto di interessi, legge anti corruzione, applicazione della legge sulla ineleggibilità, legge per togliere con effetto retroattivo da questa legislatura il finanziamento pubblico ai partiti, eccetera, eccetera.
La ragione (inesistente) per non fare le Commissioni è che non c'è un Governo.
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Grazie a questa fandonia si potrebbero ottenere risultati da Guinnes dei primati. O un Parlamento bloccato fino alla formazione del prossimo Governo a fine maggio (dopo la nomina del presidente della Repubblica), con l'Italia da dicembre 2012 a giugno 2013 senza un Parlamento effettivo (in più dopo giugno arriva l'estate con la chiusura di 40 giorni di Camera e Senato per le vacanze). O un'ipotesi ancora peggiore: nuove elezioni a giugno con un Parlamento che entrerebbe in attività solo a fine 2013. Un anno di blocco. Il MoVimento 5 Stelle vuole un Parlamento in pieno esercizio da ora. Il Paese è al collasso e l'attività legislativa è bloccata. Un suicidio.Commissioni subito o partiti commissariati. Il Parlamento deve ritornare a essere sovrano."

(www.beppegrillo.it)

Ed in effetti potrebbe verificarsi una di queste possibilità. Non si capisce nemmeno perché Bersani si ostini a rovinarsi con un proprio governo, che con molta probabilità, anche se fosse incaricato, non avrebbe maggioranza. Quindi inservibile. 
Se invece la strategia è di arrivare a nuove elezioni con il nuovo Presidente della Repubblica, a Bersani andrebbe recapitato il primo premio di irresponsabile del 2013.
Significherebbe esporre l'Italia ad un anno di non governo.

Ma probabilmente non tutto il male viene per nuocere. Non avere governo, o uno privo di maggioranza, significa non poter imporre nuovi sacrifici agli italiani in nome del "ce lo chiede l'Europa". Perché da quelle parti si fanno spesso pensate pericolose e insane:

"La scorsa settimana, mentre tutti gli occhi erano puntati sulla crisi di Cipro, due comunicati della Commissione europea sono passati inosservati. Comunicati con cui si intenderebbe estendere il potere della commissione sulle economie degli stati membri. La proposta si riferisce ad accordi vincolanti tra la Commissione e gli Stati membri a proposito delle riforme strutturali neoliberiste, che comporterebbero misure quali ulteriori privatizzazioni, riduzione del tenore di vita e dei salari.
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In sintesi, la Commissione richiederebbe agli Stati membri dell'eurozona di firmare accordi bilaterali – sotto forma del cosiddetto "Strumento per la Convergenza e la Competitività" – su una serie di riforme strutturali. Come contropartita lo Stato membro verrebbe ricompensato con incentivi finanziari.
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in modo vago, sono definite come 'riforme strutturali': "in particolare misure che riguardino la competitività, che promuovano la stabilità finanziaria e che migliorino il funzionamento del lavoro, del mercato dei beni e dei servizi "

La realtà è che questo tipo di riforme saranno tutt'altro che blande, come si può ben vedere nei paesi europei - dalla Grecia al Portogallo – assoggettati ai diktat della Troika e alla pressione dei mercati finanziari: esse consisteranno nell'abolizione della contrattazione collettiva, nello smantellamento delle garanzie sul lavoro, nella privatizzazione di servizi pubblici come l'acqua o in ulteriori diminuzioni dei salari del settore pubblico. La logica alla base delle riforme è semplice: tanto l’indebolimento delle garanzie sul lavoro quanto la privatizzazione dei servizi pubblici aumenteranno la quota parte del profitto privato e indirizzeranno l'Europa verso una crescita trainata dalle esportazioni. E’ a questa idea cui si fa riferimento quando si sente la frase "aumentare la competitività Europea". Ed in effetti, per raggiungere tale obiettivo, le élites economiche e politiche Europee stanno attualmente aggressivamente spingendo in direzione dell'abbassamento dei salari e del tenore di vita e dell'apertura di mercati esteri per “esportare” se stessi fuori dalla crisi. "

Meglio avere un Parlamento ingovernabile, un governo zoppo, piuttosto che istituzioni salde e prone come come il governo Monti. E non penso che Monti oserebbe firmare documenti tanto impegnativi, senza una maggioranza. E' auspicabile comunque che il Parlamento venga dotato il prima possibile di tutti i poteri legislativi, in modo che questi mesi non trascorrano del tutto inutilmente. Molte proposte di legge potrebbero comunque essere discusse anche senza un governo o con un governo fragile. E molti sonori "no" potrebbero essere recapitati a Bruxelles.


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