lunedì 11 marzo 2013

Sale ancora o crolla?


Mi riferisco al mercato borsistico, e in particolare alla borsa più importante, quella di Wall Street. Ora sembra in pieno boom, e quindi la risposta parrebbe facile. Però già il fatto che ci si ponga una domanda di questo tipo, vuol dire che non tutti concordano sulle previsioni, c'è una certa cautela. E' probabile che ci stiamo avvicinando a un qualche cambiamento del trend.

Su "Il Sussidiario.net" si può leggere un'intervista ad un anonimo operatore finanziario che pare sicuro che l'attuale bolla borsistica potrà tranquillamente continuare per due anni.

"A proposito dell'Italia i giornali possono scrivere quello che vogliono, persino che Grillo spaventa i mercati, ma non è così. Quello che si dice dell’Italia sui mercati è che c’è una crisi dello Stato che alla fine si risolverà. Oggi gli operatori stanno comprendendo e aspettando quello che si sta preparando, cioè una nuova mega-bolla finanziaria».

In che senso, scusi?
Credo che le decisioni siano state prese tra settembre e ottobre dello scorso anno. Le banche centrali stanno letteralmente inondando di liquidità il mercato e, curando ovviamente i dettagli, penso che si uscirà nel giro di due anni da questa crisi. I problemi sono legati soprattutto a come controllare la crescita dell’inflazione.

Da come lei parla sembra che la politica, al posto di riprendere il posto che gli compete, sia del tutto ininfluente e marginale rispetto a queste grandi decisioni.
La politica sta perdendo da molto tempo il suo peso e il suo ruolo. Ora è completamente ininfluente, perché, dopo le accuse fatte alla finanza nel 2008, non hanno calcolato la risposta della finanza, delle banche, che stanno preparandosi a governare completamente il mercato internazionale. Non voglio esprimere un giudizio su tutto quello che è avvenuto e sulle soluzioni che si stanno prendendo, ma guardando questi protagonisti della politica mi sembra che una soluzione del genere sia la meno dannosa.

Mi sta dicendo che si sta preparando una megabolla, che stanno inondando di liquidità il mercato. Tutto questo porterà anche vantaggi all’economia reale?
Non faccia queste distinzioni tra finanza ed economia reale, sono ormai anacronistiche, da almeno un secolo. Si tornerà a crescere attraverso questa grande bolla, si tornerà a respirare, a stare meglio, preparandoci ovviamente a gestire una futura crisi. Il meccanismo è questo e non si può lasciarlo in mano alla politica, perché politici e operatori dei mass media non ci capiscono nulla."
(www.ilsussidiario.net)

A parte la solita supponenza della finanza secondo cui la politica è ininfluente, e questo lo vedremo in Italia nel corso del 2013, l'idea che si possa continuare in queste condizioni per due anni mi pare molto ottimistica. Non so che cosa potrebbe causare un improvviso cambio di direzione, ma le occasioni non mancano. L'economia occidentale arranca, malgrado si tarocchino i dati per farli sembrare buoni (vedi disoccupazione Usa), anche l'economia Usa non va. Non parliamo della zona euro che rimane ancora l'area economica che può dare i maggiori scossoni a livello internazionale, a causa della condotta folle dell'economia da parte della Germania.

In realtà anche S. Bassi, da sempre pessimista e profeta dello scoppio delle grandi bolle Usa, ritene che l'attuale andazzo borsistico possa continuare per 2 o 3 anni:

"Il Dow Jones, dopo 4 anni, ormai è tornato ai livelli massimi del 2007.Questo in realtà non è stato un vero rialzo ma solo un tamponare l'abisso creato dal crack-Lehman e dall'esplosione della bolla subprime: decisivi nel tamponamento sono stati la FED di Bernake a suon di QE (quantitative easing) & ZIRP (tassi a zero) + il Governo federale USA che ha sbracato il Deficit (anche fino a 10x) e quasi Raddoppiato il Debito Federale (vedi mio post di ieri).

Dunque, seguendo lo schema medio del ciclo bubble-burst-bubble-burst (bolla-eplosione-bolla-esplosione) che ormai da anni caratterizza i mercati, il vero rialzo è iniziato solo da poco e dovrebbe durare circa 2-3 anni portando il Dow Jones anche sopra ai 18mila punti.....................

Infatti nel 2006-2007 si saliva col freno a mano tirato dei tassi FED al 5,25%/4,75% mentre adesso i tassi stanno a ZERO...e dunque non solo NON ci sono freni ma anzi Bernanke sta spingendo le borse con un paio di razzi nel culo....

Da tenere d'okkio sarà il rendimento dei T-Bond 10y che era stato compresso artificialmente in modo pazzesco fino a sotto il 2%: quando tornerà intorno al 4% allora le Borse potrebbero iniziare ad avere il fiatone e la Bolla potrebbe iniziare ad ondeggiare pericolosamente."

(www.ilgrandebluff.info)

Aumenta anche il rapporto fra valore delle azioni e utili delle stesse, in pratica il loro rendimenti si sta abbassando sempre più:

"Allo stesso tempo saranno da tenere d'okkio anche i P/E che stanno salendo a missile, ma con una situazione pompata dal genere potrebbero tranquillamente arrivare anche ad una media di 20 sull'SP500."

"Perso nella confusione di questa crescita elevata del mercato è in rapida espansione il rapporto P/E di S&P500. ... Il P/E finale su 12 mesi dell'S&P è attualmente sui 15,25, e aumenterà ancora di più quando il mercato aprirà questa mattina. Le valutazioni possono certamente espandersi durante il rallies," 

"Potrebbero esserci anche violente correzioni, tipiche delle fasi bubble-bullish, ma il trend dovrebbe rimanere questo per circa 2-3 anni fino a quando la Bolla sarà pronta di nuovo ad esplodere con estrema violenza.Poi potrebbe essere che la Borsa USA salga troppo velocemente, quindi la fase bubble potrebbe durare solo un anno e poi burst....
oppure una Lehman fuori controllo potrebbe anch'essa accorciare i tempi della fase Bubble...
Ma è difficile: ormai sono attentissimi e sempre in guardia.
Del resto, come dicevo, in questi Oroscopi tutti abbiamo solo il 50% di possibilità di azzeccarci...;-)


Debito Pubblico e Deficit per adesso non sono un problema (come spiegai già nel 2010) e gli USA potrebbero tranquillamente arrivare anche al 200% di Debito/PIL con un Dow Jones Toro Drogato...
Vedi il Giappone al 240% di Debito PIL ed il Nikkei che si è sparato quasi + 50% in 4 mesi da 8.600 pt a 12.300pt, sulla spinta di un QE-senza-limiti della BoJ e di stimoli-senza-limiti del Governo Abe.
Ed il Giappone è una macchina del tempo che ci fa capire come si muoveranno le altre economie avanzate.


Nel Giappone-Banzai hanno addirittura targettizzato il Nikkei: Guerra Valutaria: Ora il Ministro dell’Economia Vuole il Nikkey a 13.000 entro Marzo ed in effetti ci sta veramente arrivando...
Visto che il Giappone è una macchina del tempo, potrebbero farlo anche gli USA ed altri...anche se in effetti Bernanke l'ha già fatto: ha targettizzato il Dow Jones ma senza dirci a quanto (ipotizzo a 18mila) ed in modo più lento e progressivo rispetto al Nikkei.
"
(www.ilgrandebluff.info)

Rimane invece cauto, e credo ne abbia abbia ragione ad esserlo, il blog "Borsadocchiaperti":


"Questo è l'indice Dow Jones da quando è iniziato il movimento rialzista nel 2009. Dalla fase 1-2 già potevamo estrapolare gli obiettivi potenziali del ciclo di lungo. Gli stessi erano indicati in 10500/12000 e 14400.
Ad oggi è stato raggiunto l'obiettivo più ambizioso. Il prossimo, nel caso fossero rotti gli argini darebbero addirittura un livello di 18000. Non so questo valore quanto potrebbe essere compatibile in termini di P/E e di crescita economica. Francamente la vedo un po' dura.
In questa fase, movimenti di segno opposto al trend primario, oltre ad essere molto probabili, potrebbero avere entità molto ampie."


Per il S&P500, il blogger Facchini aveva individuato nel grafico una figura ribassista  (vedi: Attenzione: pericolo Dow Jones):

"... possiamo osservare la dinamica delle 5 onde impulsive del ciclo rialzista di Elliott. Questo avrebbe come obiettivo finale quota 1510/1515" che pero è stato raggiunto, e quindi si pone un nuovo obiettivo "tra 1570 (massimo storico) e 1630 (obiettivo Fibonacci di lungo periodo)".

"... i rendimenti di mercato sembrano covare qualcosa di poco gradevole. Da tempo notiamo, un deflusso di liquidità dai bond all'equity i quali si mostrano sempre molto competitivi rispetto ai rendimenti a tasso fisso attuali. Un rialzo di questi, potrebbe pertanto cambiare un pò il quadro delle valutazioni e del rischio.
...
all'interno della Fed i cosiddetti falchi, che vorrebbero interrompere le politiche quantitative non convenzionali, non sembrano più rappresentare una minoranza marginale.
...
Non è un caso inoltre, che il Presidente Obama, nei giorni scorsi abbia firmato senza non poca rassegnazione, la ratifica del "sequester", in quanto a mio modesto parere, una politica più rigida sul bilancio federale, sarà una necessità, se gli Stati Uniti vorranno in qualche modo rendere sostenibile e vendibile il proprio debito.
...
Ad oggi il debito ammonta a circa 16.700 mld di dollari a fronte di un Pil di circa 15.700. A differenza del Giappone, inoltre, il debito non è proprio collocato all'interno. Credo che un minimo di credibilità sia necessario, per non cadere in un fuggi fuggi generale. Non credete?
Ecco che mi resta difficile, vedere ad oggi una fase espansiva di bilancio, e conseguentemente uno scenario idilliaco nel rapporto tassi/equity - debito/crescita e deficit/crescita."


Quindi salirà o crollerà? Non è facile fare previsioni, ma sicuramente quelle pessimistiche sono le più semplici. Del resto non si vedono in giro molti ottimisti. E poi quando nei telegiornali si comincia a parlare di boom di borsa, di solito è già troppo tardi per entrarci. Si tratta di messaggi subliminali ed illusori per il "parco buoi" che si sta tuffando incautamente all'acquisto di azioni già troppo care.

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