venerdì 22 marzo 2013

Post leggermente razzista antitedesco


Mentre Bersani e il Pd si svegliano dal mondo dei sogni, simili a tante Alice nel paese delle meraviglie, come avevo paventato, la situazione cipriota si aggrava (banche chiuse ancora fino a lunedì) e prima o poi si rifletterà sulla situazione politica italiana.

Dicono che svegliare un sonnambulo è pericoloso, si rischia di destabilizzarlo mentalmente. Per favore, qualcuno tenga amorevolmente la mano del centro sinistra (politica e giornalisti schierati) perché nei prossimi giorni potrebbe svegliarsi nella realtà. Nella realtà in cui è stato piombato da B. Grillo dopo le elezioni di febbraio: cioè Pd e Pdl sono quasi la stessa cosa e sono condannati a coabitare al governo. Addio presunzione di superiorità morale e delle idee...

Mentre tutto questo avviene, l'Europa vive la ennesima crisi mistico-economica. Questa volta si tratta di un'Europa un pò di confine, un'Europa quasi mediorientale, un'Europa che ricorda epoche lontane di colonialismo religioso al seguito delle crociate per liberare la terra santa.

Ma proprio il variopinto assemblaggio di popoli europei che va dai biondi vichinghi a moreschi siciliani che mi fa pensare che qualcosa nei vari Dna presenti in Europa non funzioni. E questa volta, le vicende sconclusionate di questo continente puzzle, mi provocano un moto di razzismo, che è opposto a quello delle albe dorate e delle forze nuove. Non sono i codici genetici dei poveri immigrati che arrivano sui barconi che ci possono contaminare, ma sono quelli dei popoli germanici che non funzionano bene.

Ogni volta che i popoli germanici hanno acquisito una consapevolezza della loro forza, il continente è andato a schifio. Tutta la nostra storia è costellata da un continuo costruire cose innovative al sud, presso il Mediterraneo, poi distrutte dal nord germanico.

Se non ci fossero stati i popoli germanici, l'impero romano si sarebbe spinto fino al mar Baltico, forse fino al mar Glaciale Artico. Portando la pax romana su tutto il continente. Se non ci fossero stati i popoli germanici non ci sarebbero state le invasioni barbariche che hanno decretato la fine della civiltà mediterranea, e la fine della civiltà e basta.

Gli ignoranti popoli germanici ci sono costati quasi mille anni di medioevo. Quasi mille anni per insegnare a queste crape dure le buone maniere. Non appena nasceva qualcosa che tentava di ritornare alla civiltà, queste orde di ignoranti tiravano indietro le lancette della storia, con inaudita e cocciuta violenza.

Quando in italia riescono finalmente a nascere le prime istituzioni semi democratiche, i Comuni, scendono dalle foreste del nord i tedeschi per distruggere tutto. Per fermare il progresso.
Non appena di nuovo l'Italia si tira su e si da un certo contegno nel mondo, cercando di riportarvi la civiltà perduta attraverso il Rinascimento, arrivano nuovamente i tedeschi dell'epoca, i "Lanzichenecchi" a sprofondare nuovamente la bella penisola in una disperazione secolare.

Per fortuna per un po' la Germania fu smembrata in piccoli Stati e non poté fare troppi danni. Agli altri, perché ne fece parecchi a se stessa. Una cosuccia come una guerra civil-religiosa di soli trent'anni che ne provocò la frantumazione politica.

E veniamo ai giorni nostri. Non appena la Germania è tornata unita, è nuovamente divenuta un problema per il continente europeo.
A fine ottocento la Germania si riunifica e subito attacca briga con la Francia. Poi però chi semina vento raccoglie tempesta, e nella prima guerra mondiale la Germania venne sconfitta dalla Francia che si riprese i territori di confine. Nella prima guerra la Germania riunificata, come al tempo delle orde barbariche o del Sacro Romano Impero, torna a far scorrere sangue e violenza in tutta l'Europa.

Con la seconda guerra mondiale è l'apoteosi del delirio di supremazia e onnipotenza germanica. Sappiamo tutti come finì e quanto costò al nostro continente la stupidità violenta di questi popoli nordici.
Per fortuna Russi e Americani li divisero in due. Per cinquant'anni l'Europa ha ritrovato la pace.

Maledetto il giorno che gli altri europei pietosamente diedero il loro assenso alla riunificazione delle due germanie. Oggi il popolo tedesco ha ritrovato nuovamente la consapevolezza della propria forza (cieca), è sta nuovamente portando il continente europeo verso una strada di patimenti e distruzione. Per fortuna nostra, almeno non lo fanno con i cannoni e i panzer, ma ci ritroviamo ugualmente nella situazione economica tipica di un periodo bellico.

C'è qualcosa che non va nel Dna di questi popoli del nord. Hanno scritto nel loro codice genetico un frammento distruttivo e pericoloso, che li porta inesorabilmente a sfasciare le cose innovative e funzionanti. Perché l'Europa unita questo era: una speranza innovativa e fino all'introduzione della moneta unica, qualcosa di funzionante, un'ideale quasi olimpico. Un'entità capace di correggere le storture normative dei singoli stati e renderli migliori.

Da quando la Germania si è rafforzata ed i tedeschi autoconvinti della loro superiorità ariana, l'Europa è diventata cosa loro. E' diventata un'arma di distruzione di massa, la stanno svuotando dei suoi valori ideali e la stanno usando come una stupidissima clava contro gli altri europei.
Ancora una volta i tedeschi sfasceranno tutto, faranno tornare indietro le lancette dell'orologio della storia. Spaccheranno la vecchia Comunità Europea, e si dovrà ri-iniziare da capo.

Ma come al solito si perderanno un sacco di risorse, un sacco di tempo, e molta pazienza degli altri europei. Ma questi barbari, quanto tempo ancora dobbiamo attendere prima che raggiungano un grado adeguato di civiltà? duemila anni non bastano?

P.S.: per i tedeschi e i filo tedeschi che si sentissero urtati, prendano questo post come una provocazione con un fondo di verità. Del resto pare che anche i popoli latini siano di discendenza germanica. Sarà per questo che le truppe romane tenevano comportamenti non dissimili dalla Wehrmacht del Terzo Reich?

Nessun commento:

Posta un commento