lunedì 18 febbraio 2013

Settimana decisiva


Così la definiscono gli esperti l'ultima settimana di campagna elettorale. Dovrebbe essere quella in cui gli ultimi elettori indecisi si fanno un'opinione definitiva.

Però visto che gli indecisi dai sondaggi clandestini (vedi: F1) sembrano ancora molti, circa il 30%, mi chiedo che valore possiamo dare ai medesimi, posto che non siano fasulli e completamente inventati.
Un trenta percento che decide all'ultimo, o che non svela le sue reali intenzioni, può voler significare un risultato completamente diverso da quello finora aspettato.

Penso che a questo punto Bersani speri che questi indecisi si trasformino in astenuti, per congelare il risultato alla situazione attuale. Mentre tutti gli altri sperano vadano a votare almeno in una certa percentuale per loro.
Sia Berlusconi che Grillo sono quelli che ambiscono a una cospicua fetta di indecisi.

Berlusconi ci spera perché avendo ereditato un tot di elettori ex democristiani, sa che questi per natura difficilmente si confidano con i sondaggisti.
Grillo spera di portare dalla sua parte, con gli ultimi comizi, in specie quello prossimo di piazza S. Giovanni a Roma, un'altra quota di delusi ed arrabbiati

Tutte le coalizioni sono in fibrillazione perché è evidente che i sondaggisti non offrono certezze a nessuno. Il centro sinistra non solo rischia una vittoria di Pirro, ma forse rischia la vittoria stessa.
Berlusconi rischia di farsi rubare i voti del tanto agognato sorpasso dal M5s. Addirittura il centro montiano rischia l'estinzione Prima di nascere.

Chi può essere contento di qualsiasi risultato è il M5s che non deve confrontarsi con precedenti risultati elettorali. O meglio non con risultati nazionali. Ma se si confermassero le percentuali siciliane sarebbe un risultato più che interessante.

Intanto all'ippodromo le corse proseguono fino al 25 febbraio:

"Ippodromo di Spinòl
di A. Mancia e S. Bressan

Corsa dopo corsa, Fan Idole inizia ad avere una certezza: la scuderia Bien Comun è ormai in netto vantaggio ma se nella Manche de la Chambre la vittoria è sicura in quella de le Senat il rischio è di trovarsi con un podio poco definito. L'ultimo trotto clandestino nel modernissimo Ippodromo di Spinol conferma questa sensazione e rilanci dubbi pesanti sulla reale forma di Varenne.

Oggi si è corso davanti a duemila spettatori ed è finita più o meno come l'altra volta. I cavalli iniziano ad avere una forma molto prossima a quella definitiva e non ci dovrebbero essere grandi sorprese al Gp di domenica e lunedì. La scuderia Bien Comun finisce davanti a tutti con un tempo complessivo di 32,7 secondi: a guidare il gruppo ci pensa Fan Idole in un eccellente 27,3''. Dietro trotta rapido Gebrazac che con i suoi 4,7'' migliora di poco le ultime prestazioni registrate sul miglio. Central Democratique e Fan de le Garofan chiudono a 0,3'' ciascuno e rafforzano il vantaggio della scuderia che parte da sinistra.

Distanziati di 3,4 secondi arrivano gli azzurri di Maison Liberté. Con il loro 29,3 chiudono secondi e vanificano una rimonta che fino a poche settimane fa sembrava possibile. Varenne è stanco e non va oltre i 17,7 secondi, uno dei tempi più bassi registrati nelle corse clandestine di questi giorni. Sul rettilineo finale al fantino Burlesque non è riuscito l'azzardo del sorpasso e ha dovuto così accontentarsi di rendere meno netta la vittoria di Pier le Smacchiateur. Riprende quota il nordico Groom de Bootz: con 5,3 secondi e trainato soprattutto dai tifosi lombardi dimostra di avere da qui a domenica ancora qualche margine di miglioramento. Chiudono il gruppo Freres Tricolor a 3,2 secondi e il destrorso Hirosaka a 2,7.

Nel mezzo della pista continua il declino di Ipson de la Boccon: le sue scuderie rimangono inchiodate ad un tempo poco brillante. Con 11,4 secondi complessivi i tre cavalli bianchi si fanno superare anche dal cinque volte stellato Igor Brick. Mario de le Montaigne porta il suo destriero a 7,3 secondi, ma a preoccupare sono la lentezza dello scudocrociato Ipson de Mormal (3,2 secondi) e del derelitto Ipson de Tullien fermo ai nove decimi di secondo. Igor Brick è in splendida forma: corre il miglio in 13 secondi e mezzo e si dimostra capace di uno sprint di rilievo anche nel finale: non è impossibile cresca ancora da qui a domenica.

Dietro di lui, su questo tracciato, va sempre molto bene Petit Jean e il suo Non aux Declin: 5,7'' per lui, stesso tempo del guatemalteco Galopin du Zacapa. Mancano il tempo qualificazione tutti gli altri, ma questo già si sapeva."

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