lunedì 17 dicembre 2012

MMT: Stampa che ti passa


In un post ispirato e contro corrente, BeatoTrader scriveva:

"... sono secoli che affermo come il conto vada pagato e che dunque non esistono soluzioni facili od indolori
nè tantomeno bacchette magiche o miracolose.
...
Mi ricordo quando studiavo all'Università Sociologia Industriale: parliamo di 25 anni fa ma già si analizzava il declino, concentrandosi però solo su alcune aree industriali specifiche dell'Italia.
Ebbene, il succo dell'analisi (dati alla mano) era che se un'area iniziava a declinare per una serie di complesse forze socio-economiche, potevi tentare di riconvertire l'area industriale, potevi tentarne di cotte e di crude, potevi tamponare e rimandare...ma alla fine 90 su 100 il declino di quell'area era IRREVERSEBILE perchè dettato da importanti cambiamenti macro-socio-economici.
...
E' stato possibile invertire il declino dell'Impero Romano od il declino dell'Impero Bizantino ... o quello dell'Impero Inglese?
Magari ritardarlo sì...ma potenti forze di cambiamento si erano messe in moto ed i cicli storici/economici sono difficilissimi da invertire, anche se una bella stampante fatta girare a pieno ritmo li può rallentare....

Continuiamo ad assistere alle solite contrapposizioni manicheiste sulla soluzione alla Crisi:rimanere nell'euro a botte di austerityuscire dall'euro a botte di MMT
soluzione neo-liberista con tagli feroci
soluzione neo-statalista con sovranità monetaria allo stato e stampaggio a go-go per finanziare piani quinquennali da URSS
etc etc etc
Sono sempre contrapposizioni nette, schematiche, ideologiche,
spesso interessate e di parte
ma soprattutto VECCHIE E SORPASSATE

Esiste dunque una via d'uscita alla Grande Crisi?
... molti facili populisti dell'ultima ora vi propinano la soluzione magica.
Per esempio...uscire dall'euro, riprendersi la sovranità monetaria e la lira, stampare in modo sensato ed intelligente (cosa assai difficile...se non impossibile), svalutare a go-go, recuperare competitività e ripartire
e se al limite fai default o ti trovi un'inflazione al 20%...non importa...meglio così che morire d'inedia nell'Euro.
Ci sono molti fattori che condivido in questa visione, altri molto meno...
ma soprattutto io prevedo molte possibili controindicazioni che potrebbero rendere la cura peggiore della malattia.

Ed il MITO Argentino (insieme a quello Islandese...)
che tanto piace ai neo-statalisti-MMT-grilllini-con-lira-e-sovranità-monetaria-di-casa-nostra...
si sta rivelando un clamoroso fallimento: sono di nuovo sull'orlo del Default e con un'Inflazione Reale al 20-30%....
Dunque certe ricette ... rischiano di non funzionare...
...
i neo-post-keynesiani (prima di tutto quelli made in USA che vivono nel loro Limbo sospeso sopra al Mondo terreno ed alle sue regole della fisica...)dimenticamo una cosa fondamentale:
le ricette e le strategie che sono state applicate in USA, potenza economica n. 1 al mondo e con il $ valuta di riferimento mondiale
SE LE POSSONO PERMETTERE SOLO GLI USA
(e nemmeno per troppo tempo altrimenti pure loro rischiano di finire come l'Argentina, prima o poi...)
e secondariamente soggetti d'impatto come l'Area Euro o la Cina....

Ma se tu tieni i tassi a zero per secoli, stampi a go-go, pompi stimoli governativi, fai schizzare il tuo debito pubblico del +50% in pochi anni, tieni il rubinetto del deficit spalancato a cascata
E NON SEI GLI USA...E NON HAI IL DOLLARO
ma sei un'Argentina qualunque o sei un'Italietta tornata alla Lira
, con la sovranità monetaria in mano a Scilipoti, Santanchè e Bersani...
ed in più ormai ti confronti in un Mondo Globalizzato dove svalutare la propria moneta conta molto meno che 20 anni fa e dove la finanziarizzazione HFT informatizzata ed in leva ti attacca e distrugge in pochi gioni...
Beh immaginate voi cosa potrebbe accadere...

Ecco perchè parlare di uscita dall'euro non è facile e non si può fare a cuor leggero
ecco perchè parlare di sovranità monetaria e liretta non è facile e non si può fare a cuor leggero
ecco perchè bisogna superare i vecchi schemi ideologici e non
e riflettere ad una nuova soluzione di sintesi,
che contempli vari elementi degli schemi opposti"

(www.ilgrandebluff.info)

Parole dure come pietre, perché, anche chi come me è affascinato dalla MMT, deve riconoscere che c'è un fondo di verità. Si certo, è vero che prima dell'euro la lira circolava e poteva essere accettata per pagamenti all'estero, godendo di una certa fiducia. Si trattava comunque di un'unità monetaria secolare. Ma chi può dire se con la new lira ritornerà tutto come prima?

Probabilmente è vero che la teoria MMT funzionerebbe meglio con una moneta di valenza internazionale come il dollaro. Una moneta utilizzata per gli scambi commerciali e finanziari internazionali, quindi dotata della solidità che gli deriva dal signoraggio mondiale.

Ma anche il dollaro non ha una solidità infinita. Anche il dollaro non potrebbe sopportare una stampa esagerata di moneta. Anche il dollaro potrebbe perdere i super poteri del signoraggio mondiale

"L'economia statunitense ha due gravi malattie, e nessuna delle due è una spesa sociale troppo alta.

Una malattia è la delocalizzazione dei posti di lavoro della classe media fuori dagli Stati Uniti, sia per la manifattura che per i servizi professionali come ingegneria, ricerca, design e tecnologia dell'informazione, tutti lavori che prima erano l’occupazione dei laureati negli Stati Uniti, ma che oggi vengono inviati all'estero o sono svolti da stranieri importati con un visto di lavoro H-1B pagandoli un terzo in meno.
L’altra malattia è la deregolamentazione, in particolare la deregolamentazione finanziaria, che ha provocato la crisi finanziaria ed ha fatto diventare le banche troppo grandi per fallire, cosa che ha impedito al capitalismo di fare il suo lavoro e far chiudere le imprese in crisi.

La politica della Federal Reserve è focalizzata sul salvataggio delle banche, non sul salvataggio dell'economia. La Federal Reserve sta comprando non solo nuove obbligazioni del Tesoro emesse per finanziare gli oltre mille miliardi di dollari di deficit federale annuo, ma anche gli strumenti finanziari sottomarini delle banche che spostano i debiti dai libri delle banche per scriverli sui libri della Federal Reserve.

Normalmente, la monetizzazione di un debito tanto importante provoca la crescita del'inflazione, ma il denaro che la Federal Reserve sta creando nel suo tentativo di gestire il debito pubblico e il debito privato delle banche resta congelato nel sistema bancario come riserve in eccesso e non entra nel circolo economico. Le banche sono troppo impaurite per prestare, ed i consumatori sono troppo indebitati per prendere un prestito.

Tuttavia, la monetizzazione del debito sta creando una seconda minaccia che può colpire duramente l'economia degli Stati Uniti e rendere la vita dei consumatori molto difficile. Le banche centrali straniere, gli investitori stranieri che possiedono i titoli e gli strumenti finanziari americani, e gli stessi americani che vedono la continua monetizzazione di debito degli Stati Uniti, non possono non preoccuparsi per il valore del dollaro stesso, vedendo la quantità di dollari che la Federal Reserve continua a sfornare.

Già ci sono prove di banche centrali e di altri soggetti che stanno vendendo dollari per comprare lingotti d'oro e d'argento o altre valute di paesi che non sono sommersi dal debito. Secondo John Williams di Shadowstats.com, il dollaro USA nel 2006 rappresentava il 36,6 % delle riserve patrimoniali globali mentre nel 2012 la percentuale è scesa al 28,7% ; l'oro è aumentato dal 10,5% al ​​12,8% e le altre valute estere, tranne l'euro, sono salite dal 38,4% al 44,4%.

Russia, Cina, Brasile, India e Sud Africa intendono commerciare tra loro nelle proprie valute, senza l'uso del dollaro come valuta di riserva. I paesi UE usano l’euro nel loro mercato interno e anche se non riportato nei media americani, i paesi asiatici stanno cercando una nuova moneta comune per gli scambi tra di loro.

Il mondo sta abbandonando l'uso del dollaro per regolare i conti internazionali, e la domanda di dollari è in calo mentre la Federal Reserve aumenta la sua offerta di dollari.

Questo significa che il prezzo del dollaro è minacciato.
...
I cinesi possiedono circa due mila miliardi di dollari di strumenti finanziari degli Stati Uniti. I giapponesi circa mille miliardi di dollari di titoli del Tesoro USA. Anche i sauditi e gli Emirati del petrolio possiedono una gran quantità di strumenti finanziari emessi in dollari. Ad un certo punto abbandonare il dollaro significa anche abbandonare gli strumenti finanziari USA. Sbarazzarsi delle azioni e delle obbligazioni americane destabilizzerebbe i mercati finanziari statunitensi e farebbe piazza pulita di quel che resta della ricchezza degli Stati Uniti.

Come ho scritto in precedenza, la Federal Reserve può continuare a creare nuova moneta con cui acquistare gli strumenti finanziari oggetto di dumping, mantenendo così il loro prezzo. Ma la Federal Reserve non può stampare moneta d'oro o valute estere con cui comprare i dollari con cui pagare gli stranieri per le loro azioni ed obbligazioni USA. Quando saranno i dollari l’oggetto del dumping, il valore di scambio del dollaro crollerà, ed esploderà l'inflazione americana.
...
La vera crisi che devono affrontare gli Stati Uniti è l'imminente crollo del valore del dollaro sul mercato estero. Il valore del dollaro in relazione a oro e argento è già crollato. Negli ultimi dieci anni, il prezzo dell'oro in dollari è aumentato da 250 dollari l’oncia a 1.750 dollari, con un aumento secco di 1.500 dollari.

Il prezzo dell’argento è aumentato da 4 dollari l’oncia a $ 34. Questi aumenti dei prezzi non sono dovuti a una carenza improvvisa di oro e argento, ma a una fuga dal dollaro per tornare ad investire nelle due forme storiche di denaro, quelle che non si possono creare in tipografia.
Il prezzo del petrolio è passato da 20 dollari al barile dieci anni fa ad un massimo di 120 dollari a barile all'inizio di quest'anno e agli attuali 90 dollari al barile.

Questo aumento dei prezzi è avvenuto nonostante un'economia mondiale debole e che non soffre di nessuna restrizione di forniture se non quelle causate dal tentativo di occupazione statunitense dell'Iraq, dell'assalto occidentale alla Libia, e alle sanzioni contro l'Iran che però hanno fatto più danni all’occidente."

(www.comedonchisciotte.org)

Quindi stampare moneta è un danno a priori?
La mia opinione, coincide con quella di P. Craig Roberts autore dell'articolo tradotto su www.comedonchisciotte.org, cioè i Quantitative easing sono inutili se non servono a migliorare il mercato interno delle nazioni occidentali. E' un'irrigazione che non raggiunge l'economia industriale e commerciale nazionale, ma evapora immediatamente:

"Cosa si può fare?

Per troppi anni ho ripetuto che il problema è la perdita dei posti di lavoro negli Stati Uniti, il reddito dei consumatori, il PIL, e tutte le tasse che si perdono con le compagnie off-shore. La soluzione è quella di invertire il flusso e riportare a casa i posti di lavoro, riportarli negli Stati Uniti. Questo si può fare, come ha chiarito Ralph Gomory, tassando le società nel paese in cui il loro prodotto acquisisce valore aggiunto. Se il valore viene aggiunto all'estero, le aziende dovrebbero essere tassate di più. Se il valore aggiunto del lavoro fosse acquisito nel mercato domestico, allora pagherebbero delle imposte più basse. La differenza di aliquote d'imposta andrebbe a compensare il vantaggio ottenuto da un minor costo della manodopera straniera.

Dato che tutti i prodotti off-shore immessi sul mercato per essere venduti agli americani contano come importazione, se dovessimo spostare la produzione negli Stati Uniti il deficit commerciale diminuirebbe drasticamente, rafforzando così la fiducia nel dollaro. L'aumento dei redditi dei consumatori degli Stati Uniti farebbe aumentare le entrate fiscali e in tal modo si ridurrebbe il deficit di bilancio.
...
La seconda parte della soluzione è mettere fine alle costose guerre senza copertura finanziaria, che hanno rovinato il bilancio federale per gli ultimi 11 anni, così come lo saranno anche i futuri bilanci per i costi delle pensioni e delle cure ospedaliere dei veterani."

(www.comedonchisciotte.org)

Oltre alla riduzione dei costi inutili (nel caso Usa la macchina militare), si dovrebbero applicare dei sistemi di protezionismo intelligente come quello proposto da P. Craig Roberts. Oppure dei sistemi che tassano i prodotti esteri in base al grado del rispetto dell'ambiente e del livello dei diritti sindacali applicati nella produzione di questi beni a costo esageratamente basso.

Una cosa è certa si deve ricostituire il mercato interno dei paesi occidentali. Le formule fin qui utilizzate, anche quella tedesca apparentemente di successo, non funzionano. Le industrie non possono pensare solo di avvantaggiarsi portando le produzioni in paesi a basso costo di manodopera, o pensare di avvantaggiarsi dei mercati altrui esportando quasi in toto le proprie produzioni. E' una guerra che alla lunga verrà persa. Distruggendo il mercato interno, questi vantaggi ben presto saranno inutili.
La finanza va maggiormente regolamentata, con sistemi in grado di distinguere fra le truffe, gli investimenti scommessa, e i meccanismi finanziari veramente utili all'economia reale.

Quindi, mi chiedo ancora, stampare moneta è un danno a priori?

Il problema secondo me, non è solo la quantità di denaro immesso nel sistema, ma anche la qualità. Dire che i vari Quantitative easing sono serviti solo a comprare tempo, è in parte vero. Ma il problema principale è che questa mole di denaro immessa dalle varie Banche Centrali, è rimasto nel sistema finanziario, come giustamente scrive P. Craig Roberts.
Il denaro non è quasi mai arrivato all'economia reale. Quindi come si fa a dire che un sistema come quello teorizzato dalla MMT non funzionerebbe, perché finora i vari QE hanno fallito?

Il punto, secondo me, è tutto qua: è inutile emettere denaro che rimane nel sistema finanziario delle banche d'investimenti, impegnato in cartaccia improduttiva a vantaggio di quell'1% della popolazione che controlla ogni settore economico, e non ha interesse ad investire nello sviluppo economico nazionale. Quello che servirebbe è un generale QE di investimenti nell'economia reale: o attraverso le amministrazioni pubbliche, o attraverso incentivazioni al sistema produttivo privato, o forse meglio percorrendo entrambe le strade.

La stampa di denaro effettuato in questi mesi dalle Banche Centrali, e quella prevista dalla MMT sono cose completamente diverse. Per esempio il LTRO della Bce, che ha generato dal nulla circa 1000 miliardi, è servito in pratica a rifinanziare le banche europee. Le banche italiane, in particolare, hanno utilizzato la loro quota per l'acquisto di titoli di stato italiani, per raffreddare lo spread. Alle attività economiche e commerciali della soffocata economia nazionale, non è giunto quasi nulla. A cosa serve una stampa di moneta di questo genere? Come è possibile stabilire da queste modalità di stampa di denaro, che le teorie MMT non funzionerebbero, visto che non sono state applicate?

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