sabato 8 dicembre 2012

Effetto B.


Faccio una previsione, e la butto li senza crederci molto, ma la ritengo una possibilità abbastanza concreta. Credo che l’estremizzazione della campagna elettorale, porterà più vantaggi alle ali estreme che ai moderati veri.

E nei moderati ci metto sia il famigerato centro neodemocristiano, che non decolla mai e forse è destinato all’irrilevanza. Sia il Pd di Bersani che vorrebbe seguire diligentemente l’agenda Monti con qualche appunto e correzione.

L'effetto ritorno di B. porterà ad un’estremizzazione della campagna elettorale che vedrà emergere da una parte il Movimento 5 stelle, e dall’altra una coalizione di centro destra pronta a tutto pur di recuperare quel 30-50% di potenziali astenuti.

Sarà pertanto una campagna elettorale urlata, dove temi molto pesanti, troveranno spazio. Tutto quello spazio che i media istituzionali hanno compresso per evitare che venissero fuori cose scomode. Faccende che potessero disturbare i manovratori durante quest'anno di Monti. I temi saranno l’Europa, l’euro “irreversibile”, forse il ritorno alla lira, gli attentati in parte riusciti al welfare (la Lega da sempre non condivide la riforma delle pensioni, per dire), la crisi impetuosa dell’economia reale, un piano industriale ormai inevitabile, investimenti pubblici ecc.

In un crescendo simile, la flebile voce da curato dei centristi, e i “leopardi da smacchiare” bersaniani, sembreranno discorsi da donnicciole, discorsi evanescenti. Il Cavaliere, ho come l’impressione, si stia preparando a stritolare fra centro destra e grillini, i sostenitori dell’agenda Monti. Non so se gli italiani sono disposti ancora a seguirlo. Ma presumo che saranno molti più italiani di quelli che pensano i vari commentatori grandi firme dei giornali.

I nostri intellettuali esprimono spesso le opinioni dei circoli e salotti un po' lunari, che frequentano, confondendole con le opinioni delle masse popolari. Credo sbaglino di grosso. Molti italiani sono arrabbiati per quanto ha fatto Monti e per le sparate contro i servizi pubblici basilari, come la sanità. Il welfare dovrebbe essere difeso a spada tratta dalla sinistra, ma il Pd che ne è la forza principale, corre dietro a finanza e banchieri, per apparire idoneo al governo. Il popolo sempre più impoverito ha altre esigenze. I sostenitori di Berlusconi e Grillo potrebbero arrivare proprio da queste fasce più deboli che si sentono minacciate, e non trovano una adeguata difesa da sinistra.

Il risultato di una campagna elettorale di questo tipo, potrebbe essere una improvvisa rimonta del centro destra, e un aumento anche delle preferenze del Movimento 5 stelle sia per protesta contro la politica economica del governo, sia in contrapposizione al centro destra. In mezzo a farne le spese un Pd troppo timido. Che potrebbe pentirsi amaramente di non aver sostenuto Renzi invece di Bersani. Almeno Renzi avrebbe pescato dall’elettorato di centro destra.

Pertanto dai prossimi sondaggi mi aspetto tre cose: una limatura delle preferenze alla coalizione di centro sinistra, non perché perderà voti a favore del Cavaliere, ma perché arriveranno nuovi elettori dalle file degli astenuti verso Grillo e Berlusconi;
Un incremento di preferenze per la coalizione di centro destra, che dipenderà da quanto vorrà estremizzare la campagna elettorale il Cavaliere;
Ancora un incremento del Movimento 5 stelle che coinciderà con l'esposizione mediatica dei comizi di Grillo in giro per l’Italia.

Alla fine in Italia, invece del bipartitismo, avremmo un tripartitismo, con tre forze quasi uguali. Di cui due (quindi la maggioranza degli italiani) più o meno antieuropeiste.
I vari cespugli di centro, o scompariranno, o dovranno andare a traino del Pd con buona pace di Casini che non vuole mischiare la tradizione cattolica con quella della sinistra.
Il centro non ha appeal sugli elettori. Si ispira alla Dc, ma agli italiani di quella storia politica non importa più nulla. Il centro è un residuato kitsch della “balena bianca”. E’ come quella gondola di plastica con carillon che trovavamo nelle case dei nostri nonni, a testimonianza di un passato che fu e che non tornerà più.

Cosa accadrà in Europa con un'Italia presumibilmente ingovernabile? Probabilmente si arriverà alla totale paralisi decisionale. Ma l'Italia sarebbe poi un'anomalia? E Alba Dorata, e la secessione minacciata della Catalonia? Tutti i paesi dove si è applicata l'austerità di marca tedesca presentano delle “anomalie”.
In Europa, probabilmente, la vera anomalia è la Germania, che ha voluto assumersi la guida dell'Eurozona, è ha dimostrato di non esserne assolutamente in grado. La Germania, rappresentata dalla Merkel, non ha fatto altro che tergiversare, girare attorno ai veri problemi, e dopo aver magari atteso mesi a decidersi, prendere decisioni completamente errate. L'esempio su tutti è l'atteggiamento inquisitorio, e del tutto controproducente tenuto con la Grecia.

Ma dalla Germania non sentiremo mai arrivare un'autocritica. E poi potranno sorridere e strillare di personaggi “unfit” quanto vorranno, ma se questi prenderanno i voti mentre Monti è stato nominato, c'è poco di cui lamentarsi. Di che dovrebbero lagnarsi i tedeschi, se la responsabilità di aver contribuito all'ascesa di un comico e un demagogo vendicativo è anche loro?

Dice Seminerio, che Berlusconi si appresta ad utilizzare il popolo italiano come scudo umano contro la Merkel e le sue politiche. Dice che ciò di cui si lamenta il Cavaliere lo deve imputare solo al suo governo:

Mario Monti arrivando a Palazzo Chigi ha trovato i binari già predisposti dal governo Berlusconi, che ha messo la corda attorno al collo del paese firmando quell’impegno, nel disperato tentativo di recuperare credibilità davanti al mondo. Berlusconi e Tremonti possono tranquillamente imputarsi la condizione di grave debilitazione del paese. In alternativa, come del resto stanno già facendo, possono dire che sono stati costretti a firmare quell’accordo con la pistola alla tempia. Se così fosse stato, ora pensano in caso di cercare una improbabile rivincita contro i “poteri forti” globali argentinizzando l’Italia e trasformandola in uno stato-canaglia dei mercati e dei governi, come fosse una sorta di scudo umano di sessanta milioni di persone?

Chi ha votato questi personaggi e si accinge a rivotarli per spirito di rivalsa in scarpe di cartone lo tenga presente, a maggior ragione oggi che la Germania sta lentamente ma inesorabilmente prendendo atto di non poter più proseguire con i diktat fiscali come fatto negli ultimi tre anni, pena la distruzione del continente, oltre che la propria. E’ il destino di Berlusconi: passare per esperto di tutto, dalla “socialdemocrazia” di Matteo Renzi al “drizzone” europeo, ma capire realmente nulla al di fuori delle sue personalissime esigenze.”

Ha ragione Seminerio a preoccuparsi, ma è facile parlare così quando si hanno delle sicurezze, degli agi, un buon lavoro o delle rendite. Bisogna anche pensare che molti italiani ragionano diversamente. Non avendo nulla, o solo debiti, non hanno niente da perdere. Perso per perso, a questi italiani forse l'argentinizzazione dell'Italia potrebbe addirittura far piacere: vedere affondare banche, industrie e la ricchezza dei poteri forti è un piacere che nemmeno una nota carta di credito può dare, per chi le scarpe di cartone cinese le porta già.

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