domenica 2 dicembre 2012

Disperazione politica

(presa della Bastiglia - il clima politico italiano sembra preludere ad un evento simbolico simile)

Mi pare che ci sia, fra chi sente forte l'ingiustizia e la sospensione di democrazia in questo momento stoico italiano, una certa disperazione politica. Disperazione dovuta alla mancanza di un mezzo politico tradizionale da utilizzare per incanalare questa insoddisfazione.

E' una disperazione che si differenzia fra le varie sensibilità politiche, ma nello stesso tempo è un sentimento trasversale. Dalle aree della sinistra, fino a quelle della destra.

Per esempio sul sito sollevazione.blogspot.it (Movimento Popolare di Liberazione) di orientamento molto a sinistra, ci si chiede, visto il panorama politico asfittico anche da quelle parti, se non convenga gettarsi fra le braccia di Grillo.

"Prendo spunto dalla domanda che mi rivolge Gigi Viglino in merito al bel comunicato di Beppe Grillo sugli scontri di Roma (Soldato blu …) nel giorno dello sciopero europeo, “Quasi mi spiace, ma devo prendere atto. Onore al merito. Com'è? Dovremo diventare grillisti?”, per chiarire il mio pensiero sulla fase politica che stiamo attraversando.

Viviamo una fase del capitalismo in cui tre pilastri della “tavola dei valori” che hanno caratterizzato buona parte della seconda metà del Novecento, la democrazia, il lavoro, il welfare, sono in uno stadio avanzato di demolizione.

Come la propaganda del regime di centrodestra/centrosinistra racconta quotidianamente a mass-media unificati,
...
Non è Berlusconi che manda in crisi la democrazia, come recita da decenni la versione divulgata della “sinistra”, ma è la crisi della democrazia provocata da quell’abdicazione che genera il “mostro” Berlusconi. E’ lì che affondano le radici della cosiddetta “seconda repubblica”, dove l’anticapitalismo, la lotta e la coscienza di classe vengono definitivamente seppelliti e sostituiti dal famigerato, micidiale antiberlusconismo; nel frattempo però la lotta di classe resta esclusiva prerogativa di Confindustria.

Capita così che, mentre gli “utili idioti” del “popolo della sinistra” vengono aizzati dall’apparato propagandistico del Ministero della Cultura Popolare di Centrosinistra (Repubblica, Manifesto, TG3, LA7, Moretti, Eco, Flores d’Arcais, Fazio, Litizzetto, Saviano, Formigli, Gruber, Lerner, Floris, eccetera) contro il pericoloso puttaniere nemico del popolo e della “democrazia”, i dirigenti della “sinistra” si riciclano impunemente nella nota sequenza PCI-PDS-DS-PD fino a diventare i più zelanti esecutori delle politiche liberiste
...
Dovrei a questo punto narrare anche delle miserie di quell’altra sinistra, quella comunemente definita “estrema” o “radicale”
...
I principali partitini, che non hanno ancora fatto i conti con il loro passato perché pensano di vivere ancora nello scorso secolo, continuano ad inseguire qualche seggio in parlamento per fare finta di esistere, mentre quel colossale concentrato di opportunismo, populismo e demagogia che risponde al nome di Nichi Vendola sta eseguendo a puntino il compito di coprire sul lato sinistro le scelte liberiste della eventuale, probabile futura alleanza PD-Moderati
...
Non si tratta allora di diventare grillisti (grillini comunisti?), ma di constatare che sulla piazza c’è solo il M5S che è fuori da quella letale —non solo dal punto di vista di classe per i lavoratori, ma oserei dire per la stragrande maggioranza del popolo italiano—, finta contrapposizione centrodestra/centrosinistra in cui l’aggettivo sinistra è buttato lì solo per acchiappare gli “utili idioti” di cui sopra, ma non ci azzecca nulla con la difesa degli interessi delle classi subalterne. Il M5S, che non a caso si dice movimento e non partito, è oggi l’unico strumento in campo per riappropriarsi della politica quella locale e quella nazionale, rompere questo quadro politico, per destabilizzarlo, per cacciare buona parte di questa classe politica e, aggiungo io, demolire le catapecchie della sinistra. Da questo punto di vista evviva Beppe Grillo, con l’augurio che in tutta Italia il M5S diventi la prima forza politica, come in Sicilia!"

(sollevazione.blogspot.it)

Mentre il giornalista web Messori, sul suo blog www.byoblu.com ha fatto un pezzo di pieno sostegno al M5s. Ma in realtà è da molto tempo che non vede (disperatamente) altra soluzione a Grillo.

"La perfezione non è di questo mondo e non si raggiungerà mai. Il senso di tutto quanto è l'eterno movimento, la tensione verso un principio che appare superiore. Eraclito docet.

Il MoVimento Cinque Stelle è una variabile di questa complessa funzione macrosociale. Al momento, è l'unica variabile indipendente, e soprattutto l'unica che si muove in un intervallo abbastanza ampio da poter modificare la curva della funzione istituzionale e farla tendere all'infinito.
...
Oggi, di fronte allo sfacelo, all'innegabile degrado istituzionale, all'immanenza di un decadentismo sul quale tutti concordano, indipendentemente dalle ragioni che adducono, c'è solo un movimento che fa proposte coraggiose, chiare, e che ha i numeri per entrare in Parlamento dalla porta principale. C'è solo un movimento che ha un principio ispiratore forse antico - la lotta alla corruzione dei valori e delle persone - ma declinato secondo una filosofia nuova, assistita dalla modernità di una tecnologia che nella storia non è mai stata disponibile prima, e soprattutto deciso e non disposto a mediare. C'è solo un movimento con una identità chiara e che mantiene saldo il timone verso l'isola che non c'è e che magari non si troverà mai, ma che intanto ti fa fare un altro tratto di mare in una direzione ostinata e contraria al vento dei tempi che soffiano grigi, e che schiaffeggiano il volto con zaffate di maleodorante rassegnazione. C'è solo un movimento che ha la credibilità per tentare il tutto per tutto e proporsi come reale alternativa, perché è l'unico movimento che è nuovo davvero, e non solo per le cose che dice, ma soprattutto per le cose che fa,"

(www.byoblu.com)

Certamente Beppe Grillo ed il suo movimento raccoglierà la maggior parte degli elettori italiani disperati che non sanno più dove sbattere la testa. Ma la disperazione politica fa fare anche cose curiose, come quelle che ha messo in pratica da FunnyKing (P. Rebuffo) che scrive sul sito www.rischiocalcolato.it di orientamento politico vicino al centro destra:

"Ho votato Renzi al primo turno e voterò convinto Renzi al ballottaggio.
...
Non ho sentito accenni a patrimoniali, ed anzi Matteo Renzi nella sua Firenze ha rivendicato di avere abbassato l’addizionale Irpef dal 3 a 2 per mille (ho controllato, è vero).
...
Faccio notare che Renzi ha escluso categoricamente ogni alleanza con l’UDC di Casini (e con Fini).
...
Ad oggi, salvo eventi imponderabili e con l’attuale legge elettorale, chi vincerà le primarie del PD ha una elevatissima possibilità di essere il prossimo presidente del consiglio. E nel caso di Renzi candidadto premier, si può anche vedere in anticipo, prima delle elezioni, quale sia la vera direzione presa in base ai “nominati” messi in lista dal PD con lui.

Andrò a votare e di corsa. Fate come vi pare, ogni posizione è legittima e comprensibile. Ma per favore, NON E’ LA STESSA COSA, fra Renzi e Bersani."

In questo caso il ragionamento del blogger, esposto in post precedente, è che posto che sarà il centro sinistra a vincere (o rischiare di...) le elezioni, tanto vale intervenire alle primarie per orientare quel partito verso una direzione più compatibile per un elettore del centro destra deluso dalla sua parte.
Ma anche FunnyKing ha una strategia finale simile a quella di D'Arcais (vedi Guastatori D'Arcais):

"Andrò a votare alle primarie del PD e voterò per Matteo Renzi. Successivamente, alle elezioni, con gli attuali “schieramenti” in campo, andrei a votare M5s.
...
Io credo che il candidato più dannoso sia Bersani, percepisco il maggiore potenziale per incanalare nel voto la voglia di protesta e cambiamento che c’è nell’ex elettorato che dichiara il non-voto, in primis in Renzi e poi in Vendola. "

(www.rischiocalcolato.it)

Sono molti i blogger che si stanno orientando verso il Movimento 5 stelle, malgrado i problemi di democrazia messi in luce dai media principali. Ma è pur vero, che si tratta di problemi, su cui la maggior parte è disposta a soprassedere, se si raffrontano con i macigni che hanno colpito i grandi partiti italiani, da sinistra a destra.

Se gli elettori fossero solo blogger, probabilmente Grillo vincerebbe le elezioni con qualsiasi legge elettorale, e con percentuali bulgare.
E' più difficile che la disperazione delle grandi masse, magari tradite da Berlusconi, che non bazzicano in rete e si informano solo attraverso Tv e giornali, si trasformi in un appoggio pesante per il M5s. Molto più probabile che diventi disaffezione e astensione. C'è da dire che le elezioni siciliane hanno sdoganato il movimento, e l'hanno portato alla ribalta dei grandi media, dandogli la possibilità di imporsi al grande pubblico non informatizzato.

Io penso che comunque il M5s continuerà a crescere nei sondaggi, da qui alle elezioni. Intanto il colpo dato dall'Imu sulle tredicesime influirà negativamente sul governo e sui partiti che lo sostengono. Poi da come si stanno mettendo le cose in ambito industriale, e anche in ambito amministrativo pubblico, ci saranno prossimamente enormi problemi occupazionali. Già oggi certificati dall'Istat che ci informa di un ritmo di nuovi disoccupati pari a 100 mila al mese. Non solo l'Ilva che rischia di saltare per uno scontro fra istituzioni e per un ricatto della proprietà, ma anche altre grandi imprese italiane stanno facendo salti tripli mortali per sopravvivere, emettendo obbligazioni con tassi d'interessi da bond greci, come Fiat e Telecom. Una bomba economica che se scoppiasse potrebbe far affondare definitivamente l'Italia.

E poi ci sono già in ambito pubblico numerose Asl e ospedali dove non vengono pagati gli stipendi a medici e infermieri. Pare poi che un terzo dei comuni italiani sia a rischio default. Anche amministrazioni più grandi come le Regioni sono in gravi difficoltà, nel far funzionare la sanità e far viaggiare i treni regionali. Un esempio proviene proprio dal nord, dalla Regione Piemonte, definita da alcuni "tecnicamente fallita". Ma altre sono a rischio di sopravvivenza, come il Lazio e la Sicilia.

Si tratta di una situazione sempre più difficile, che stride fortemente con l'ottimismo naif del nostro premier. Il quale continua a promettere l'età dell'oro in tempi futuri. A partire dalla metà del 2013, come se ci fosse un qualche indicatore economico che promettesse un qualche miglioramento improvviso. Molto più verosimile la previsione di Squinzi della Confindustria, che colloca una eventuale ripresa dopo il 2015.

La situazione non può non essere favorevole ad un movimento di rottura come quello di Grillo. Anche le primarie, che oggi hanno portato una crescita nei sondaggi del Pd, potrebbero presentare il conto una volta stabilito il vincitore. E' probabile che con la vittoria di Bersani, i sondaggi mostrino una contrazione delle preferenze Pd, in quanto finirebbe l'aspettativa della novità "rottamazione" di Renzi.

Già oggi Grillo potrebbe portare un centinaio di suoi "cittadini onorevoli" in Parlamento, ma è probabile che il numero si incrementi, piuttosto che diminuisca. Sia che si modifichi o no la legge elettorale.
Sarà forse un evento assimilabile alla presa della Bastiglia preludio della rivoluzione francese...

Nessun commento:

Posta un commento