sabato 17 novembre 2012

A marzo comiche italiane



Alla fine partiti e governo hanno ceduto al Pdl, o forse il governo ha ceduto a tutti i partiti, o forse il Capo dello Stato ha ceduto alle pressioni della politica. Comunque sia, si voterà in un "election day" il 10 marzo.

Ma il Presidente ha comunque rimarcato che vuole una nuova legge elettorale e che non sarà lui ad affidare l'incarico al nuovo governo, quindi anticiperà le sue dimissioni.

Ecco allora come potrebbe andare a finire:

- Monti nuovo Presidente della Repubblica;
- Parlamento frammentato e ingovernabile con la nuova legge elettorale, oppure non aderente all'agenda Monti;

Punto primo.
Dato che il Monti bis non lo vuole nessuno, e perfino Bersani afferma che ogni giorno che passa è difficile sostenere il governo, quale modo migliore per toglierselo dalle scatole assegnandogli l'incarico supremo di "taglia nastri"?

A meno che Monti non formalizzi la sua discesa in campo e tenti con una sua formazione di portare ulteriore casino (o Casini) nella politica italiana. Ma rimane ancora incerto, forse perché i sondaggi non lo premiamo come vorrebbe e come sarebbe necessario per avere un ruolo autorevole nel prossimo Parlamento. Il suo movimento diventerebbe uno dei tanti partitini litigiosi della prossima legislatura.

E poi chi potrebbe meglio garantire l'Europa di un M. Monti come Presidente della Repubblica? Una di quelle garanzie in formato carta bollata e timbrata, da esibire all'occorrenza, ma che poi viene chiusa in un cassetto e poi ognuno fa ciò che gli pare. Sarebbe una bella furbata della casta politica, se i suoi appartenenti trovassero un accordo istituzionale di questo tipo. Una specie di: "grazie Mario per quello che hai fatto per noi, eccoti un premio! Ma per favore adesso lascia fare a chi sa il mestiere suo..."

Punto secondo.
Come verrà eletto il Parlamento? se rimarrà un "Porcellum" così o poco corretto allora potrebbe vincere il centro sinistra. Renzi o Bersani sarebbero premier, e se fosse il secondo andrebbe a traino di Hollande.
Quindi avremmo un Presidente attento a fare proclami inseguenti le paranoie della Merkel e soci, e un premier pronto a smontarglieli appoggiandosi al Presidente francese. Più che comiche, qui avremmo humor britannico. Ma probabilmente anche Renzi reclamerebbe molta più autonomia dalle scelte di Monti, di quanto il suo appiattimento sull'austerità oggi faccia pensare.

Ma mantenendo il "Porcellum", c'è anche la possibilità che vinca la coalizione del M5s. Possibilità tutt'altro che fantasiosa. Allora sì che avremmo le vere "comiche italiane". Sarebbe una specie di legge del contrappasso per Monti, costretto a vedere qualche giovane rampante e indiavolato del movimento assumere la carica di premier e smontare passo passo la sua opera. Vedere contestare l'Europa e mettersi in contrasto con essa, e non poter fare quasi nulla, e magari rischiare anche un impeachment per qualche accusa di collusione con il mondo finanziario. Qui sarebbero garantite gag esilaranti ogni giorno!

Se invece si va ad una legge praticamente proporzionale, cioè un "Porcellum" con soglia per accedere al premio del 42,5% e un premietto al maggior partito che alla fine non cambia molto (proposta Calderoli), allora Monti potrà, come un capo di Stato francese, incaricare un governo del presidente.

Ma anche così avremmo comiche continue, perché sarà o saranno un/dei governo/i sempre traballanti, litigiosi, dove ogni tanto qualche partitino si impunta, pretenderà cambiamenti alle leggi discusse, non vorrà votarle ecc.. Un governo marmellata ingestibile, dove il maggiore dei partiti (Pd?) avrà comunque un consenso ridotto, e dove grillini scatenati come Savonarola iconoclasti, andranno a rovistare negli armadi segreti della politica e ogni giorno mostreranno alla nazione in favore di telecamere, quanto e marcio il sistema Italia. Un martellamento continuo che farà eco sulle testate internazionali, e che costringerà il neo Presidente a continue dichiarazioni di affidabilità dell'Italia e del suo governo. Un lavoro defatigante di continuo spalamento di letame.

Ma la "comica" suprema si avrebbe, se dopo aver fatto tutto questo casino per piegare la democrazia italiana, e il suo sistema di welfare ai voleri delle capoccie finanziarie europee, alla fine l'Italia, con Monti presidente, fosse costretta, per impossibilità di continuare in queste politiche assurde, ad uscire dall'euro!

Una vera comica globale che coinvolgerebbe tutto e tutti, compresi i media sussidiati del cartello "Fate presto", che pur di difendere il professore e l'euro sono disposti a mentire sull'evidenza. Mi son  parsi veramente patetici certi articoli intitolati "Berlusconi attacca Monti", quando di questo attacco per una volta non ce n'era neanche l'ombra.  Che avrebbe detto l'ex premier (anche se in foto mi pare il replicante dell'ex premier) di così cattivo? la verità: dopo un anno di governo Monti, tutti i dati economici sono un disastro. Sai la novità. Ormai lo sanno anche  muri, solo sulla carta stampata e nei telegiornali non appaiono mai questi dati disastrosi, e se sì la colpa non è mai di Monti. Magari di Lusi, Fiorito, Penati, Formigoni ecc., ma il vero criminale non viene mai scoperto.

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