sabato 27 ottobre 2012

Cancellare il debito con il mouse



Prima G. Zibordi (www.cobraf.com) e poi il blog "Voci dall'estero" stanno mettendo in dubbio le fondamenta del finanziamento degli Stati nazionali con tesi eretiche. Non è obbligatorio indebitarsi. Forse il debito non è nemmeno un vero problema. Forse è talmente virtuale che non esiste. Il debito sarebbe un mostro da "video game", con un mouse lo abbatti.

Non sono in grado di valutare la bontà delle tesi proposte dai due blogger. Ma in effetti in entrambi i casi, le proposte non arriverebbero da qualche fantasioso blogger grillino o cospirazionista, ma sarebbero ispirati niente meno che da un funzionario della Consob inglese e dall'FMI.

Il post è molto lungo perché composto da tre articoli. Quindi per chi non vuole arrivare al fondo, un piccolo riassunto iniziale:

  • Sul Wall Street Journal è uscito un articolo in cui si vagheggia della possibilità di annullare il debito statale inglese;
  • Poco dopo lo ha emulato anche il Financial Times;
  • Poi sul Telegraph due ricercatori dell'FMI hanno dimostrato matematicamente che stampandomoneta è possibile eliminare il debito con ottimi rsultati sul Pil;
  • "Come ha scritto Warren Mosler e spiegato al convegno di Rimini ieri, lo stato non ha bisogno di finanziarsi emettendo debito, la prova è che in Inghilterra da cinque anni stanno quatti quatti ritirando il debito pubblico con una pura manovra contabile, senza aumentare tasse e fare austerità, senza vendere beni pubblici, semplicemente scambiando Gilt con Sterline";
  • A certi livelli, tutti sanno che si può fare, ma il popolo non viene informato adeguatamente;
  • Questo perché non è convenienza delle Banche Centrali cancellare il debito;
  • Il debito è una risorsa per l'élite finaziaria;
  • I vari "Quantitative easing", stampa di moneta nascosta da un nome esotico, sono stati fatti controvoglia, solo perché il meccanismo sta saltando fra le mani della finanza;
  • Perché allora il Giappone, il più indebitato fra i grandi paesi, non stampa moneta? Per il Giappone non è strettamente necessario, il debito è al 99% in mano nazionale e remunerato con n tasso di zero virgola;
  • "Un documento rivoluzionario del Fondo Monetario Internazionale pretende che si potrebbe eliminare il debito pubblico netto degli Stati Uniti in un colpo solo, e di conseguenza fare lo stesso per la Gran Bretagna, la Germania, l'Italia o il Giappone";
  • "Si potrebbe tagliare il debito privato del 100% del PIL, spingere la crescita, stabilizzare i prezzi, e detronizzare i banchieri, tutto nello stesso tempo";
  • "Il gioco di prestigio è sostituire il nostro sistema di denaro creato dalle banche private – circa il 97% della massa monetaria - con denaro creato dallo stato";
  • lo studio del FMI, di Jaromir Benes e Michael Kumhof, che è uscito nel mese di agosto è intitolato "The Chicago Plan Revisited";
  • Il controllo del credito diventerebbe molto più semplice perché le banche non sarebbero più in grado, come lo sono oggi, di generare fondi propri attraverso il prestito;
  • "le banche diventerebbero quello che molti oggi erroneamente credono che siano, degli intermediari puri";
  • Per alcuni il ritorno effettivo alla sovranità monetaria dello Stato potrebbe migliorare le condizioni di vita delle persone;ù
  • Per altri il piano Fmi sarebbe devastante: le banche sarebbe le prima a soffrirne, e probabilmente dovrebbero essere salvate da "Quantitative easing" enormi; i privati non riuscirebbero più ad ottenere prestiti bancari e l'economia si bloccherebbe; la libertà d'iniziativa potrebbe risentirne, alla lunga il dominio del sovrano statale potrebbe essere peggiore di quello bancario.


Loro lo Sanno che il Debito Pubblico si Può Cancellare
(www.cobraf.com)

"Questo mese le pubblicazioni economiche più importanti al mondo parlano della semplice e radicale soluzione del debito pubblico che qui si propone da due anni, cioè SEMPLICEMENTE DI CANCELLARLO, di farlo sparire nel bilancio della Banca Centrale (per sempre). Niente finanziarie di tasse, sacrifici, aumenti di IVA e accise, posti di blocco della GdiF, vendite di beni pubblici... una semplice MANOVRA CONTABILE CHE NON COSTA UN EURO.

Non è questione di una teoria "MMT" e Mosler, lo sanno tutti, sotto sotto, a Londra e a New York, al Fondo Monetario, al Wall Street Journal, al Telegraph, al Financial Times, alla City di Londra che il debito pubblico è un gioco di prestigio, un imbroglio e il governo lo potrebbe cancellare quando vuole. Alcuni pensano che proponga "teorie". Errore: qui mi limito ad informare il popolo di quello che si sa nei piani alti.

Il 16 ottobre sul Wall Street Journal: "La Tentazione della Gran Bretagna: cosa succederebbe se la Banca di Inghilterra cancellasse semplicemente i 400 miliardi di debito pubblico che ora detiene.." ("..What would happen if the Bank of England simply canceled the nearly £400 billion of government debt that it holds?..")

Qualche giorno fa Gavyn Davies sul Financial Times, editoriale titolato: "La Banca Centrale cancellerà il debito pubblico ?" (Will central banks cancel government debt?). Questo Davies è l'ex capo economista di Goldman Sachs e cita Lord Turner (capo della FSA, la Consob inglese, che avrebbe detto in privato che è una soluzione fattibile (Tuner ha poi cercato di smentire quando è apparso riportato sul Guardian)

Oggi sul Telegraph Ambrose Evans-Pritchard cita il report di due ricercatori presso il Fondo Monetario uscito ad agosto (di cui avevo parlato) che dimostra anche matematicamente che se lo stato stampa moneta in misura sufficiente, può eliminare sia il debito pubblico che il credito bancario e il risultato come PIL, reddito e il resto sarebbe ottimo.

Sempre oggi la storia di testa di BusinessInsider.com è di Joe Weisenthal che cita un trader a Londra che gli parla della possibilità che la Banca di Inghilterra, che ha già comprato 1/4 del debito pubblico inglese, semplicemente lo mandi al macero e dica al governo che non le deve più niente."People Are Talking About A National Debt Solution That Might Actually Make Your Brain Hurt".

Come ha scritto Warren Mosler e spiegato al convegno di Rimini ieri, lo stato non ha bisogno di finanziarsi emettendo debito, la prova è che in Inghilterra da cinque anni stanno quatti quatti ritirando il debito pubblico con una pura manovra contabile, senza aumentare tasse e fare austerità, senza vendere beni pubblici, semplicemente scambiando Gilt con Sterline. E negli ultimi giorni Wall Street Journal, Financial Times e Telegraph parlano del fatto la Bank of England può ora semplicemente cancellarli con un colpo di tastiera...paf !... e 400 miliardi di titoli di stato non esistono più...

Nonostante sia ovvio che funzioni così e sia facile da spiegare, nonostante che qui si riportino esempi su esempi nella storia, nella letteratura economica e persino nell'establishment finanziario attuale del fatto che funzioni così, lo stesso tanta gente ha paura di pensare con la propria testa e accetta un idea solo quando appare su Repubblica, Corriere e in TV. Come titola Joe Weisenthal"...una soluzione al problema del debito che fa sì che il tuo cervello ti faccia male"

LO SANNO TUTTI A QUEL LIVELLO, ma il pueblo italiano e spagnolo (ad esempio anche i nostri vari antitrader, hobi50, traderoscar, vincenzoS...qui sul forum) va menato per il naso con la favola del "dobbiamo pagare i debiti" (dello stato)"

Ehh... troppo semplice. ma allora perché non lo fanno se è così facile?

Non è come nei Film
(www.cobraf.com)

"Banche Centrali e Moneta
Qui c'è un equivoco di fondo: non è nell'interesse di chi dirige le Banche Centrali e non è assolutamente nell'interesse dell'establishment finanziario cancellare il debito! Il debito è il loro business, vivono di debito, è la base del loro potere. Voi scrivete come se gli interessi dei banchieri e quelli della maggioranza della gente fossero simili, cioè siccome ridurre il debito sarebbe una buona cosa, voi ragionate come se automaticamente anche per l'elite finanziaria di Greenspan, Bernanke, Draghi, Goldman dovrebbero essere una cosa buona. Non è come nei film dove ci sono alcuni cattivi, ma alla fine anche la maggioranza della gente che conta in America è dalla parte del bene, come Churchill e Roosevelt...

E' anzi il contrario. Fino a quando possono spingono in tutti i modi per creare sempre più debito/credito, Greenspan raccomandava negli anni della bolla immobiliare di indebitarsi di più con i mutui ARMS, dove paghi quasi niente i primi anni e poi arriva la mazzata dopo. Questo era il capo della FED e dichiarava che la cosa da fare per le famiglie erano i mutui ARMS, quelli che sono poi andati in default! Bernanke anche oggi giustifica sempre il QE dicendo che consente alle famiglie di indebitarsi facendo più mutui...

E' solo perchè ad un certo punto nel 2009 in questo modo (come era successo negli anni '20) gli è scoppiato tutto in mano e c'era il rischio che saltasse tutto come nel 1931-1933 che sono stati costretti, e solo in parte, a rivelare il trucco. E' solo perchè costretti dal crac di Lehman e di metà delle banche occidentali, perchè erano nel panico, che hanno dovuto dal 2009 lanciare l'"Alleggerimento Quantitativo" e stampato moneta scambiandola con bonds.

Non a caso hanno dato questo nome in codice incomprensibile ("quantitative easing") e offuscato quello che stavano facendo, dando appunto al pubblico l'impressione che fosse uno "stampare moneta" e quindi pericoloso, che andava tenuto al minimo necessario e poi appena possibile fermato. Finora hanno sempre dichiarato che prima o poi i bonds che compravano in questo modo li avrebbero rivenduti sul mercato. Se avessero dichiarato :"...ehi.. si può cancellare il debito scambiandolo con moneta elettronica emessa dal governo... non ve lo avevamo detto finora, scusate tanto, ci eravano dimenticati forse, ma è possibile cancellare il debito ..." sai cosa succede.... poi i profitti di Wall Street e della City sparirscono...

Se fossero costrette a stampare moneta e ritirare e cancellare debito pubblico sarebbe una catastrofe per Wall Street e la City di Londra, per Morgan, Goldman, JP Morgan, Barclay's, SocGen, Paribas, Citigroup e i grandi fondi hedge. Cioè sarebbe un disastro totale per tutto il circo della finanza internazionale che fa il grosso dei suoi soldi non con le azioni, ma CON IL DEBITO

Se ora cominciano a venire fuori discussioni in cui si parla (tra le righe) di cancellarli è perchè la situazione è rimasta molto grave e non sanno come uscirne, prova ne sia che il debito totale non si riduce e anzi gli asset (impieghi) della banche europee sono AUMENTATI DI 2MILA MILIARDI negli ultimi 3-4 anni ! E' perchè sono con le spalle al muro che ora stanno pensando di cancellare un poco di debito

L'elite finanziaria globale si regge sul Debito, pubblico e privato, e non ha nessun interesse a ridurlo stampando moneta da parte dello stato. E' solo perchè siamo in una situazione di emergenza che in parte e in modo parziale sono stati costretti a farlo
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Sì, sì ..., ma perchè non lo fanno sparire il debito, .... Perché ai giapponesi non è venuta l'idea di fare il giochetto col computer?
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Hanno il 95% del debito nelle loro mani, più di così! Che diano il buon esempio
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Per quanto riguarda comunque il punto che lei solleva sui giapponesi, questi hanno meno problemi di noi e degli USA e UK perchè il 99% dei loro bonds sono in mano a istituzioni locali (fondi, poste, banche...) e famiglie giapponesi (grazie al fatto che non hanno deficit esteri cronici) e perché i bonds giapponesi rendono tra 0.1% e 0.9% al massimo, per cui non c'è molta differenza tra continuare a tenerli nel bilancio della Bank of Japan o cancellarli formalmente. Cioè i giapponesi scambiano (di fatto) saldi in Yen presso la Bank of Japan che rendono 0% con saldi presso la Bank of Japan che rappresentano JGB (titoli di stato) che rendono ad esempio 0.6%. La differenza a quel punto è talmente piccola che non hai un gran bisogno di fare il passo ulteriore e dire che questi ultimi ora sono stati cancellati, il che vuole dire che sono tutti saldi che pagano 0%.

Ma tutte le Banche Centrali esitano a farlo e anzi non vorrebbero farlo e solo se proprio costrette forse, in parte, lo faranno, cominciando dagli inglesi che sono quelli più in difficoltà. Non vogliono proprio farlo perché a quel punto quasi tutti si accorgerebbero che non esisteva nessuna ragione per emettere titoli di stato (e spingere tutti a fare mutui gonfiando una bolla immobiliare che poi scoppia..). E che al posto di tutto questo debito sarebbe meglio se il governo invece creasse un tot di moneta l'anno col il deficit..."


E l'organo demandato al controllo monetario internazionale, cosa ne pensa?

L'Epico Piano del FMI per far sparire il debito e detronizzare i banchieri
(vocidallestero.blogspot.it)

"Allora esiste una bacchetta magica, dopo tutto. Un documento rivoluzionario del Fondo Monetario Internazionale pretende che si potrebbe eliminare il debito pubblico netto degli Stati Uniti in un colpo solo, e di conseguenza fare lo stesso per la Gran Bretagna, la Germania, l'Italia o il Giappone.

Si potrebbe tagliare il debito privato del 100% del PIL, spingere la crescita, stabilizzare i prezzi, e detronizzare i banchieri, tutto nello stesso tempo. Si potrebbe fare in modo pulito e indolore, per disposizione di legge, molto più rapidamente di quanto chiunque possa immaginare.

Il gioco di prestigio è sostituire il nostro sistema di denaro creato dalle banche private – circa il 97% della massa monetaria - con denaro creato dallo stato. Torniamo alla norma storica, prima che Carlo ponesse il controllo dell'offerta di moneta in mani private con il English Free Coinage Act del 1666.
In particolare, vuol dire un assalto alla "riserva frazionaria" delle banche. Se i prestatori sono costretti a mettere a riserva il 100% dei depositi, perdono il privilegio esorbitante di creare moneta dal nulla.

La nazione sovrana riprende il controllo sull'offerta di moneta. Non ci sono più corse agli sportelli, né cicli di espansione/contrazione del credito. Il gioco di prestigio contabile farà il resto. Questo in sintesi è l'argomento.

Alcuni lettori potrebbero aver già visto lo studio del FMI, di Jaromir Benes e Michael Kumhof, che è uscito nel mese di agosto ed è diventato un cult in tutto il mondo.

Intitolato "The Chicago Plan Revisited", esso ripropone lo schema presentato la prima volta nel 1936 dai professori Henry Simons e Irving Fisher, durante il fermento di pensiero creativo nell'ultima depressione.
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Benes e Kumhof sostengono che il trauma del ciclo del credito - causato dalla creazione di denaro privato – risale nella storia a una data lontana e sta alla radice dei Giubilei del debito nelle religioni antiche della Mesopotamia e del Medio Oriente.

I cicli di Harvest hanno portato a sistemici default migliaia di anni fa, con la confisca dei beni posti a garanzia e la concentrazione della ricchezza nelle mani degli istituti di credito. Questi episodi non sono stati causati solo dalle avversità meteorologiche, come si è pensato per molto tempo. Essi sono stati amplificati dagli effetti del credito.
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Che il denaro si sia evoluto come mezzo di scambio basato sulle materie prime o legato all'oro è un mito - innocentemente diffuso dal grande Adam Smith. L'oro è stato sempre molto apprezzato, ma questa è un'altra storia.
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Studi antropologici dimostrano che monete sociali fiat si sono avute già nella notte dei tempi. Gli Spartani vietarono le monete d'oro, sostituendole con dischetti di ferro di poco valore intrinseco. Gli antichi Romani utilizzavano tavolette di bronzo. Il loro potere liberatorio era determinato dalla legge
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Gli autori originari del Piano di Chicago stavano cercando risposte alla Grande Depressione. Credevano che fosse possibile evitare il caos sociale causato dalle forti oscillazioni dall'espansione alla contrazione, e che fosse possibile farlo senza schiacciare il dinamismo economico.

L'effetto collaterale positivo delle loro proposte sarebbe stato un passaggio dal debito pubblico al surplus nazionale, come per magia. "Perché nel Piano di Chicago le banche devono prendere in prestito le riserve dal Tesoro per onorare le loro passività, il governo acquista un grande attivo nei confronti delle banche. Dalla nostra analisi risulta che il governo rimane con un onere netto del debito molto più basso, di fatto negativo."

Il documento del FMI dice che le passività totali del del sistema finanziario degli Stati Uniti – compreso il sistema bancario ombra - sono circa il 200% del PIL. La nuova regola della riserva creerebbe una manna. Da utilizzare per un "riacquisto potenzialmente molto grande del debito privato", forse al 100% del PIL.

Mentre Washington potrebbe emettere molta più moneta fiat, questa non sarebbe redimibile (riscattabile ndr). Sarebbe un patrimonio netto della comunità, non un debito.

La chiave del Piano di Chicago era di separare le "funzioni monetarie e le funzioni del credito" del sistema bancario. "La quantità di denaro e la quantità di credito diventerebbero completamente indipendenti l'una dall'altra."

I finanziatori privati non sarebbero più in grado di creare nuovi depositi "ex nihilo". Le nuove banche di credito dovrebbero essere finanziate dagli utili non distribuiti.

"Il controllo della crescita del credito diventerebbe molto più semplice perché le banche non sarebbero più in grado, come lo sono oggi, di generare fondi propri, i depositi, nell'atto stesso del prestito, un privilegio straordinario che non è permesso a nessun altro tipo di business ", dichiara il documento del FMI.

"Piuttosto, le banche diventerebbero quello che molti oggi erroneamente credono che siano, degli intermediari puri che per essere in grado di prestare dipendono dai finanziamenti esterni."

La Federal Reserve degli USA avrebbe per la prima volta un reale controllo sull'offerta di moneta, che le renderebbe più facile gestire l'inflazione. E' stato proprio per questo motivo che nel 1967 Milton Friedman richiese il 100% delle riserve. Anche il grande libero-mercatista era implicitamente a favore di un giro di vite sul denaro privato.

Lo scambio potrebbe comportare un aumento del 10% di produzione a lungo termine. "Nessuno di questi benefici va a scapito delle utili fondamentali funzioni di un sistema finanziario privato".

Simons e Fisher negli anni '30 andavano alla cieca. Mancavano i moderni strumenti necessari a elaborare i numeri, ma il team del FMI ora l'ha fatto per loro - utilizzando il modello stocastico `DSGE ' ora di rigore in economia, amato e odiato in egual misura.

Il risultato è sorprendente. Simons e Fisher sottovalutarono le loro proposte. E' forse possibile affrontare la plutocrazia bancaria senza mettere in pericolo l'economia.

Benes e Kumhof fanno affermazioni importanti. .... I lettori che vogliono i dettagli tecnici possono formarsi un proprio giudizio attraverso lo studio del testo qui.

Il duo FMI ha dei sostenitori. Il Professor Richard Werner dell'Università di Southampton - che ha coniato il termine quantitative easing (QE) negli anni '90 - ha testimoniato alla Commissione britannica Vickers che il ricorso alla moneta dello stato porterebbe ad un miglioramento della vita. E' stato sostenuto dal gruppo del Positive Money e della New Economics Foundation.

La teoria riceve anche forti critiche. Tim Congdon di International Monetary Research dice che le banche sono in un certo senso già costrette ad aumentare le riserve dalle norme UE, le regole di Basilea III, e da simili varianti nel Regno Unito. L'effetto è stato quello di strangolare i prestiti al settore privato.

Egli sostiene che è la ragione principale per cui l'economia mondiale rimane bloccata in uno stato di crisi, e perché le banche centrali si trovano a dover ammortizzare lo shock con il QE.

"Se si adottasse questo piano, sarebbe devastante per i profitti delle banche e causerebbe una disastrosa deflazione. Bisognerebbe fare un QE `al quadrato' per compensare ", ha detto.

Il risultato sarebbe un enorme spostamento nei bilanci delle banche dai prestiti privati ai titoli di Stato. Questo è accaduto durante la Seconda Guerra Mondiale, ma rappresentava il costo anomalo di sconfiggere il fascismo.

Per fare questo in modo permanente in un tempo di pace bisognerebbe cambiare il carattere del capitalismo occidentale. "La gente non sarebbe in grado di ottenere denaro dalle banche. Ci sarebbe un danno enorme per l'efficienza dell'economia", egli sostiene.

Probabilmente, soffocherebbe la libertà e si instaurerebbe uno stato Leviatano. Nel lungo periodo potrebbe essere ancora più fastidioso del dominio da parte dei banchieri.

Personalmente, sono molto lontano dal giungere a una conclusione...
...
Una cosa è certa. La City di Londra avrebbe grandi difficoltà a conservare i suoi profitti se una qualsiasi variante del Chicago Plan dovesse mai trovare un ampio sostegno."


Il paracadute è pronto. Se il mondo si dovesse trasformare in una gigantesca Grecia, in un niente fine del potere delle banche centrali, e ritorno alle zecche di Stato. All'inizio grande sollievo, poi cominceremo a lamentarci delle scelte economiche dei politici corrotti e a reclamare a gran voce un potere monetario indipendente. E si ricomincia. E' una ruota che gira.

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