lunedì 13 agosto 2012

Olimpiadi: la festa è solo per alcuni (2)


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Si chiudono i giochi di Londra 2012, forse è un po' presto per fare bilanci ma qualcosa già si può dire. La festa è stata bella, è innegabile. I giochi sono stati ben organizzati e hanno dato lustro all'immagine del Regno Unito nel mondo.

Grazie Londra: Una lezione ai pessimisti
(olimpiadi.corriere.it)

"...i tanti italiani che conoscono solo due sentimenti: disfattismo ed euforia. Sconfessato il primo dai fatti, ora si sono lanciati sulla seconda, senza timore del ridicolo. Concediamo a tutti un'attenuante: gli stessi inglesi, alla vigilia, non sembravano convinti. «Rescue us from the nightmare», salvateci dall'incubo, titolava una corrispondenza del New York Times da Londra. Un'insicurezza che non costituisce una novità.
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Questa Olimpiade è stata un successo, per la Gran Bretagna, nonostante le spasmodiche aspettative sportive, e grazie ai dubbi organizzativi: hanno creato la giusta tensione. La nazione aveva deciso di lasciare una traccia e un'eredità; la capitale aveva voglia di offrire un party al mondo. E quando si tratta di party, feste, sfilate e cerimonie, gli inglesi non hanno rivali. Nessuno balla, sballa, marcia e recita come loro. Il Regno Unito, sfruttando il fattore-campo e una meticolosa preparazione, è diventato la terza potenza atletica mondiale.
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Trasporti pubblici all'altezza e 70 mila volontari entusiasti (molti addirittura informati). Soldati gentili, felici di poter usare l'esperienza accumulata in Irlanda del Nord, Iraq e Afghanistan davanti a frotte di turiste mediterranee. Edifici bizzarri (Orbit), un sindaco-clown (Boris), colori alcolici, orrendi souvenir (informate gli stilisti dei Giochi che non siamo nel 1982). Folla felice ovunque, dopo la revisione di tante inutili precedenze («Olympic Family»! Solo i Sopranos usano il sostantivo con altrettanta disinvoltura). La fiamma olimpica, che stasera si spegne, non ha acceso solo il braciere. Ha acceso l'eccitazione e la gioia di stare insieme. Londra - città viziata da grandi eventi di ogni tipo - si è accorta che un'Olimpiade è più importante, più vasta, più eccitante, più originale. Ogni quattro anni mostra al mondo come il mondo potrebbe vivere insieme, ma non riesce (nemmeno ci prova)."

Sentimenti condivisibili quelli di Severgnini, a giochi appena conclusi. Bisogna però vedere cosa accadrà in seguito e cattivi esempi non mancano:

"Olimpiadi di Atene,ecco in che stato si trovano oggi le sue strutture di cui si dice la spesa ha in gran parte contribuito al default dello stato greco (...) "



Uno stato di abbandono desolante, pure i senza tetto sembrano snobbare gli spazi.
Quelle di Montreal 1976 (2,5 mld di euro) hanno comportato una tale mole di debiti che ci sono voluti più di 30 anni per ripagarli !
L'unico affare a memoria d'uomo quelle di Los Angeles 1984 grazie ai finanziamenti privati degli sponsor,solo qualche centinaio di milioni di dollari di profitto,quanto basto a far venire l'acquolina in bocca a squali squaletti e barracuda di mezzo mondo...
Per quanto riguarda la Cina li è intieramente lo stato ad intervenire (...) le spese una follia senza contare la mobilitazione umana dell'immane formicaio (...) e come le strutture di Atene lo Stadio a "nido d'uccello" e le altre strutture piscine olimpioniche comprese tutto è in stato di abbandono,da dire che a volte pure delle città ex novo seguono eguale sorte !
Quelle di Londra volete sapere ?
Bhè presto per dirlo pero non è che lo stato navighi in buone acque finanziariamente parlando (...) vedremo tra qualche mese quando si solleveranno le coltri sull'affare,vedremo se s'ingrossa o se si ammoscia,certo è che la pensata geniale di edificare il villaggio olimpico dentro Londra eviterà almeno quella che sembrava una regola di ferro:l'abbandono delle strutture a giochi finiti !
Mà...allora a che servono le Olimpiadi? Perchè le fanno ?
Bho,forse per la scienza,forse come dice Grillo per l"amor patrio" o forse perchè per qualcuno (tsè qualcuno!) è un buon affare o addirittura per sport,ripassino in basso (...)

Difficile una risposta articolata pero qui esce uno studio parecchio interessante... Monti che è un "genio" talvolta ispirato ha tagliato le gambe ai giochi olimpici di Roma fortemente voluti da "Aledanno" troppo rischioso,un precedente,quelle di Torino del 2006 mancarono di poco il pareggio di bilancio,sembra per il mancato arrivo di fondi statali promessi e mai giunti (...)poi,perchè a Roma ?
Per rinnovare i fasti di Ben Hur o quelli littori ?!"

Anche a Torino il villaggio olimpico fu costruito in città, in un'area da riqualificare. In seguito gli alloggi olimpici furono venduti ad un prezzo notevolmente conveniente, che poi era il prezzo giusto. In quanto il villaggio venne costruito molto in fretta, e la qualità delle costruzioni ne aveva risentito. Le opere olimpiche sono un mondo di "cartapesta" che deve durare il tempo dello spettacolo. 
Più difficile avere un ritorno dai mega impianti sportivi, costruiti spesso più per colpire l'osservatore che per essere mantenuti nel tempo: strutture costose, complicate, troppo grandi per le esigenze delle città che le ospitano.

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