sabato 25 agosto 2012

Incognita B



Ancora una volta Berlusconi è uscito di scena profittando delle ferie estive. Ultimamente entra a sorpresa nella scena politica, ed esce di soppiatto e silente, come un gatto che gioca con il topo.
Ora ha all'esame la riforma elettorale condivisa fra i maggiori partiti, una riforma più Pd che Pdl, e potrebbe darene l'avallo come chiedere ancora modifiche.

Se darà l'avallo, ad una legge che penalizza fortemente il suo partito, potrebbe avere qualcosa in mente. Una qualche mossa a sorpresa. Infatti secondo La Stampa (elaborazioni Istituto Cattaneo) con la nuova legge si otterrebbe un Parlamento così composto:

"Pd primo partito in percentuale e pure “premiato” ... Poi 90 deputati grillini e panico da tutti a casa nel Pdl e nella Lega che vedrebbero i loro onorevoli dimezzati rispetto alla consistenza attuale, rispettivamente 120 invece di 276 e 33 invece di 60 .
...
Per la sua elaborazione l’istituto bolognese ha ipotizzato un premio di maggioranza assegnato al primo partito attorno al 14%, metà dei seggi assegnati nei collegi e l’altra metà proporzionalmente e un bacino elettorale calcolato sulla media dei sondaggi di luglio. Le stesse indicazioni su cui stanno ragionando i partiti per la nuova legge elettorale. Con questi presupposti, il risultato che uscirebbe dalle urne, sarebbe quello di un Pd vincitore con il 27% dei voti. Un vincitore però dimezzato perché, anche con il premio di maggioranza, porterebbe alla Camera 263 deputati quando la maggioranza è a quota 316. Dietro i democratici il Pdl, con il 20% dei consensi e, terzo ma non più sorprendente, il movimento di Beppe Grillo forte di un 15% dei voti. E poi l’Udc che con Fli conquisterebbe un 9,5%, Sel con il 7% e, pari merito, Idv e Lega con il 6%."

(www.blitzquotidiano.it)

Stante così la situazione, il Cavaliere potrebbe fare una brutta sorpresa al Pd e al Presidente Napolitano quando verrà deciso di sciogliere le camere, magari a novembre. E potrebbe essere quella che il prof. Bagnai riassume in questo modo pittoresco:

"Vogliamo gestirla noi, questa ripartenza, o vogliamo che Berlusconi si affacci a palazzo Venezia (ce l'ha dirimpetto) e gridi "euro merda", facendo l'80% di maggioranza?"

Potrebbe cioè imperniare la campagna elettorale con il tema molto forte del referendum "euro si/ euro no", spiazzando così la "meravigliosa macchina da guerra" piddina, che comunque si è buttata eccessivamente nelle mani dei tecnici al governo, perseguendo politiche poco popolari e come afferma Bagnai, molto di destra. 

Se invece Berlusconi chiederà ancora cambiamenti alla legge elettorale è perchè non si sente ancora sicuro e vorrà cercare di portare il governo tecnico fino a fine legislatura. Sia per riorganizzarsi, sia per logorare gli avversari. Poi c'è il voto siciliano che qualcuno reputa come un banco di prova di tenuta o liquefazione del Pdl. Potrebbe essere anche non vero, dipenderà dai temi che verranno lanciati nella campagna elettorale siciliana. I temi "grillini" del Pdl (dalla Santanchè a Brunetta...) potrebbero essere riservati solo per la campagna elettorale nazionale.

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