mercoledì 2 maggio 2012

Il Pdl si vendica



Monti è stato polemico e un tantinello duro ieri con uno dei suoi alleati più importanti, il Pdl.

"Il premier, dopo cinque mesi di letargo tecnico, ieri ha messo da parte i sorrisini verso i partiti che lo sostengono e si è accorto di che pasta è fatta la sua coalizione, a partire dal Pdl. “Vorrei cominciare con una parola di sdegno”, ha detto ieri in conferenza stampa prima di attaccare: “chi ha governato (come Berlusconi ndr) e si candida a governare non può giustificare l’evasione fiscale”. Poi ha cominciato a enunciare il programma della fase due del Governo, un programma fatto apposta per fare imbestialire Berlusconi 
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Il nuovo Monti mi piace perché vuole riformare il finanziamento di partiti e sindacati e vuole mettere mano ai contributi alle imprese. Il premier vuole persino incidere sulla Rai perché “l’indipendenza dalla politica non è garantita” e perché latitano “merito e trasparenza”.

Il nuovo Monti mi piace anche perché dice chiaro che “se oggi c’è l’Imu bisogna accettare la verità e cioè che l’Ici sulla prima casa era stata abolita (da Berlusconi ndr) senza valutarne le conseguenze” e che la vera “tassa occulta” da combattere è la corruzione"
(Il Monti che mi piacewww.ilfattoquotidiano.it)

Oggi il Pdl si è vendicato. E devo dire, che l'ha fatto anche con un certo stile, bocciando un emendamento che sicuramente non era a favore del risparmio e della caccia agli sprechi:

Pensioni d'oro, governo battuto al Senato

"Il governo è stato battuto in aula al Senato su quattro emendamenti che riguardano le pensioni dei manager pubblici. Viene così cancellata dal Dl sulle commissioni bancarie la norma che consentiva trattamenti previdenziali privilegiati anche ai dirigenti pubblici che con il tetto agli stipendi avevano subito una riduzione delle retribuzioni. Gli emendamenti alla norma sulla quale il governo Monti aveva espresso parere favorevole sono stati presentati da Pdl, Lega e Idv.
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A votare sì sono stati in 124, contrari 94 e 12 astenuti. Il testo dell'emendamento sopprime il comma 2 dell'articolo 1 che cancella le norme sul trattamento previdenziale dei manager pubblici in presenza del tetto sugli stipendi. E che in sostanza ristabiliva il vecchio regime, le cosiddette «pensioni d'oro», equiparando gli assegni dei più alti funzionari dello Stato a quelli del primo presidente della corte di Cassazione nonostante la riduzione già disposta per gli stipendi."

Cosa si sta cucinando in Parlamento? una nuova maggioranza innovativa? Ormai non ci sarebbe più nulla di cui stupirsi. I partiti potrebbero essere tentati di fabbricare anche un Frankenstein politico pur di far fuori il Monti-Napolitano...

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