martedì 22 maggio 2012

E' partito il futuro


Finalmente è riuscito a partire il razzo Falcon 9. Il primo mezzo spaziale privato in grado di trasportare un carico nello spazio. Inizia la privatizzazione dello spazio. E non poteva non iniziare nella terra dei pionieri, gli Usa. I discendenti dei pionieri dell'800 si preparano a diventare i nuovi pionieri del futuro e dello spazio. Il cui sfruttamento commerciale potrà diventare la molla per innescare la conquista "industriale" delle risorse extraterrestri.

Non solo lancio di satelliti e rifornimento della Stazione Spaziale Internazionale. In futuro i privati potranno occuparsi anche dello sfruttamento minerario dei corpi celesti più vicini: Luna, Marte, asteroidi. 
Probabilmente si comincerà dai minerali più preziosi, la cui estrazione a distanze così lontane può ancora essere conveniente. Non è detto che questa non sia l'occasione per un nuovo impulso dell'economia mondiale, capace di generare crescita e sviluppo. Del resto le risorse terrestri sono limitate. Quelle dello spazio in confronto appaiono quasi infinite.


"MILANO - La prima navicella spaziale privata Dragon è in viaggio verso la stazione orbitale ISS. Il decollo è avvenuto in perfetto orario alle 3.44 locali dei Cape Canaveral (9.44 in Italia) facendo dimenticare l’accensione e l’improvviso spegnimento dei motori sabato mattina del razzo vettore Falcon 9 che la doveva trasportare nel cosmo. Il guaio rilevato dai computer del vettore era una pressione più elevata all’interno della camera di combustione del propulsore n.5 collocato al centro del grappolo di nove propulsori di cui è dotato. Pressione più elevata significava una temperatura maggiore e quindi un rischio di esplosione da evitare. 
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il volo perfetto in orbita con i due stadi del razzo che hanno funzionato bene tra gli applausi di Elon Musk, il proprietario della società Space X che ha realizzato il tutto: Falcon 9 e Dragon nata appunto per portare rifornimenti e astronauti. Le prime tappe del viaggio (apertura pannelli solari per la fornitura di energia e attivazione del sensori per la navigazione) sono state superate ed ora Dragon insegue ISS che raggiungerà giovedì. 

E sarà quello il giorno critico perché la navicella che non è abitata, dovrà compiere una serie di manovre per dimostrare che è sicura e controllabile sia da terra che dagli astronauti a bordo della stazione, prima di essere autorizzata ad avvicinarsi sino a 10 metri dalla grande base. 
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Dragon dopo l’attracco vedrà gli astronauti aprire il suo portellone ed entrare per un’ispezione svuotandolo del carico che ha a bordo (700 chilogrammi circa) formato da vestiti, alimenti ed esperimenti preparati da studenti americani. Poi sarà caricato di alcuni materiali presenti sulla stazione e che saranno riportati a terra.

Se tutto va bene il 31 maggio, giovedì, si staccherà dalla ISS e ammarerà nel Pacifico appesa a tre paracadute (se uno non si aprirà non ci saranno problemi). Qui una nave ripescherà il prezioso veicolo che con questa missione termina i collaudi e potrà iniziare i 12 viaggi di rifornimento assegnati dalla Nasa verso la stazione con un contratto di 1,6 miliardi di dollari. Inoltre Space X riceverà l’ultima parte dei soldi garantiti sempre dalla Nasa per il completamento dell’opera (396 milioni di dollari) che serviranno per rendere la capsula abitabile da sette astronauti a partire dal 2015. Solo allora la Nasa tornerà ad avere a disposizione un veicolo americano per trasportare i suoi astronauti dopo il ritiro dello shuttle l’anno scorso."


In effetti questo razzo non ha nulla di particolarmente innovativo rispetto ai razzi di Von Braun degli anni '60. Si tratta piuttosto di una palestra tecnologica per l'industria spaziale privata che può fare esperienza, e magari un domani proporre mezzi più moderni e più simili alle navette Shuttle.


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