giovedì 12 aprile 2012

Meraviglioso il Sole24ore



Non si poteva ignorare completamente l'accaduto (lo sprofondamento di borsa e spread) senza un minimo commento di spiegazione. Il problema è però a chi dare la colpa di tutto ciò in epoca montiana. Sei mesi fa il capro espiatorio sarebbe stato semplice da trovare dalle parti di Palazzo Chigi. Ma oggi che al governo c'è il miglior campionario economico-bocconian-nazionale, con chi prendersela?


Perché lo spread rischia di ballare ancora a lungo
(www.ilsole24ore.com)


"Guardare la sfera di cristallo dello spread è impresa ardua, persino per i maghi più avveduti. Il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato della periferia dell'Eurozona (Portogallo, Spagna, Italia, Grecia, Irlanda e compagnia bella) e il Bund tedesco (considerato il titolo più affidabile dell'area) si sta muovendo dallo scorso luglio - quando si è acuita la crisi dei debiti sovrani - con una volatilità senza precedenti."

E si. E' un bel problema capire certi movimenti, quando non c'è alcun motivo perchè i mercati ci prendano di mira. Abbiamo il governo e la politica economica "più perfetta"!

"A marzo si è celebrato anche il sorpasso, nella classifica della più alta rischiosità dei titoli sovrani, della Spagna sull'Italia. Lo spread Bonos - Bund ieri ha superato quota 440 e oggi, pur in flessione, si mantiene stabilmente oltre la soglia d'allarme dei 400 punti
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Cosa c'è da aspettarsi?
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 L'effetto trimestrali Sulla recente volatilità degli spread ha influito anche l'effetto trimestrali. Molti istituti di credito, che in pancia detengono una rilevante quantità di titoli sovrani periferici, hanno approfittato della rivalutazione dei prezzi dei titoli di Stato partita lo scorso gennaio (con conseguente calo di rendimenti e spread con il Bund tedesco) per portare a casa e nei bilanci trimestrali importanti plusvalenze. Da gennaio a marzo, infatti, i BTp decennali si sono rivalutati del 19%. 
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 Il rischio contagio dalla Spagna.  A parte il fattore tecnico delle trimestrali sull'altalena degli spread influisce anche il fattore Spagna. In cinque mesi il nuovo governo di Mariano Rajoy ha pigiato tre volte sul tasto austerity con tre dure manovre da complessivi 40 miliardi.  Last but non least quella varata ieri che contempla tagli per 10 miliardi a sanità e istruzione. Il tutto per portare il rapporto deficit/Pil al 5,3% entro fine anno, come concordato con le autorità europee. Ma se il ministro delle Finanze (nel caso specifico Luis de Guindos) indica, come ha fatto ieri, che «la Spagna non ha bisogno di salvataggi, per il momento» non trasmette certo serenità ai mercati, anzi.  In molti (come pubblicamente in un report di Citigroup) credono che Madrid sarà costretta - come hanno già fatto Grecia, Portogallo e Irlanda - a chiedere una qualche forma di sostegno da parte della troika (Ue-Fmi-Bce). Sostegno che, per certi versi, equivale a una sorta di amministrazione controllata. Del resto, con un tasso di disoccupazione superiore al 20% e un mercato immobiliare sotto pressione i numeri posizionano la Spagna su un tetto che scotta."

Ah ecco. Ora capisco di chi è la colpa. Un pò sono le banche che vendono titoli sicuri per fare cassa, e si tengono il Bund che non rende niente. Che stupide. Inoltre Mariano Rajoy è il nuovo Berlusconi e Luis de Guindos è il novo Tremonti. E' si. La Spagna è la vera peccatrice d'Europa. Invece l'Italia è sana come un pesce, grazie alla cura Monti. Tutti gli indicatori economici nostrani indicano un'economia in salute. Tutti gli indici sono in crescita:

disoccupazione che cresce, cassa integrazione in crescita, crescono gli interessi del debito pubblico, cresce anche il debito naturalmente, suicidi in aumento, fallimenti a raffica, e probabilmente dopo l'Imu avremo anche un bel pò di immobili all'asta in più...

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