martedì 17 aprile 2012

democrazia out, tecnocrazia in


A Repubblica, seguono le mode. Per il nuovo secolo prevedono un simpatico trend tecnocratico, sganciato dalla politica, e forse, si legge fra le righe, anche dalle elezioni. Così noiose, con le campagne elettorali italiane sbracate e urlate, che non si intonano con le verità conclamate di Scalfari e Repubblica.

Ora, fra quei campioni di giornalismo, anche C. Maltese propone il nostro paese come avanguardia socio-politica europea:

L'Italia laboratorio della tecnocrazia che guiderà l'europa.

Sostiene che il Berlusconismo è stato ritenuto a torto un esperimento di centrodestra in Europa, invece era una macchietta da avanspettacolo. Quindi un esperimento fallito. Invece Prodi è stato un esperimento proficuo in quanto, ha offerto dei buoni servizi in qualità di premier? forse si, o forse no, ma in realtà il suo merito principale è stato di preparare l'avvento di Mago Monti! accipicchia che merito!

"Con il governo Monti l'Italia è diventata davvero un laboratorio del futuro"

Certo che se questa frase, fosse stata scritta a novembre 2011 quando Monti si è insediato a P. Chigi, l'avrei potuta ritenere una analisi rispettabile, anche se criticabile. Ma a scriverlo ad aprile 2012 ci vuole un bel coraggio, con il disastro causato dalla sua politica austerica evidente sotto gli occhi di tutti. Tanto che viene quasi nostalgia di Tremonti... Con lo spread che ieri ha sfiorato 400! Ah già, che adesso non è più colpa del governo, ma della Spagna. E' merito del governo Monti solo quando scende.

"Quello che accadrà nei prossimi anni è la progressiva sostituzione dei governi politici con governi tecnici"

Un'altra bella frase audace degna di un "liberal modaiolo all'amatriciana". Scritta così come se niente fosse, come dire: nei prossimi anni faremo felicemente a meno della democrazia, sostituita da splendidi governi tecnici in loden, in stile Luigi XIV di Borbone. Si prevede un aumento delle feste a corte e una simpatica pioggia di nuove tasse.

Maltese ci tiene però a specificare che non sarà una sostituzione banale burocrazia contro politica. Ma una burocrazia col pedigree:
"In realta, Bruxelles è servita a formare una classe dirigente che la politica non è più in grado di produrre ed ora e pronta a prendere il potere in tutti i governi nazionali europei"

Ben venga una nuova classe politica. Se l'Europa diventa la nuova scuola di amministrazione, potrebbe anche essere positivo. Ma vorrei (vorremmo?), che questi nuovi politici raggiungessero le poltrone del governo possibilmente tramite elezioni democratiche. Invece, Repubblica ci informa che:

"Per quanto riguarda l'Italia dovrebbe essere evidente, non ci sarà un altro governo politico vecchio stile, con Bersani o l'improbabile Alfano premier, ma un altro gabinetto tecnico, il cui teorico presidente del Consiglio dovrà in ogni caso fare i conti con l'autentico premier, il governatore Mario Draghi. Questa sarà la politica dei prossimi anni, il resto sono slogan."

Perchè continuare a chiamarlo "governatore" a questo punto. Mi pare riduttivo. Proporrei "Luminoso Tiranno Rifinanziatore Onnipotente" (LTRO). 
La previsione politica di Maltese mi pare molto lineare, come lo sono spesso le tesi di Repubblica. L'unico problema è che come al solito bisognerà spiegarlo ai cittadini elettori, che maledetti asini, danno sempre torto a quelle menti eccelse di Repubblica, comportandosi all'opposto.

Mi spiace per Maltese, ma questa deriva "aristocratica" un pò l'avevo già capita a suo tempo (12/02/12):



"E' la nuova nobiltà, gli eredi di Maria Antonietta. Parlo degli esponenti del governo Monti. Altro che Berlusconi. Poveri illusi quelli che pensavano di aver salvato l'Italia defenestrando l'orco di Arcore. Questi sono peggio.
...
non si rendono nemmeno conto di ciò che dicono e del risentimento popolare che suscitano. Come Maria Antonietta: "il popolo è affamato? dategli delle brioches". 
...
questi nuovi nobili sono più pericolosi. Come i soviet dell'era del socialismo reale, Monti si è lasciato andare ad una agghiacciante dichiarazione: "abbiamo intenzione di cambiare il modo di vivere degli italiani" 
...
A Mago Monti è consentito tutto. Come ai nobili del XVII secolo prima della rivoluzione francese. Nessun partito in Parlamento si oppone, solo pochi movimenti sgaruppati extraparlamentari e pochi gruppi con base nella rete. 
...
Vedremo fino a che punto questa nuova nobiltà di banchieri potrà "tirare la corda" prima che si spezzi. Ma il rischio è che quando si spezzerà, non ci saranno le proteste dei colorati cortei dei sindacati di base, ma barricate, e poi sassi e molotov come se piovesse..."


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