sabato 28 aprile 2012

Crescita montiana



A quanto pare, il Cancelliere A. Merkel si sente assediata. Qualcosa non funziona, va bene che vadano a gambe all’aria le fragili economie del sud e delle isole (ricorda qualcosa di molto italiano), ma ora ci si mette anche l’Olanda. Se continua così, con il super alleato francese che non ne vuole più sapere dell’austerità, e con gli amici nordici più fidati che ti mollano, va a finire che i tedeschi rimarranno circondati da popoli derelitti e imbufaliti.

Allora che fare? Si passa al piano B. Gli eurobond? Neanche per sogno, quello per i tedeschi è il piano Z. Il piano B consiste nel richiamare la marionetta Monti e riprogrammarla con la nuova parola d’ordine:
c r e s c i t a.

Ecco che allora parte il nuovo tour montiano, dopo i successi de “il rigore ci fa bene”, approda la nuova serie di incontri dal titolo “abbiamo sempre voluto la crescita”, sottotitolo “e anche più e prima dei francesi” (ben ti sta caro Hollande piantagrane).

Quindi tutto bene? Finalmente l’hanno capita che i popoli europei non ne possono più di tasse e rigore? Il problema è che c’è la fregatura, mica i tedeschi e Monti cambiano idea di botto. Bisogna capire cosa intendono per crescita. Ce lo spiegano due giornalisti appartenenti a due testate diametralmente opposte:

Patto per la crescita? non pervenuto
Marcello Foa

“Leggo sul Corriere della Sera un titolo altisonante: “Merkel-Monti, patto sulla crescita”, poi però leggo l’articolo, che recita:

Un patto per la crescita sull’asse Roma-Berlino. Trae linfa vitale dall’incontro di un mese fa a palazzo Chigi tra il premier Monti e la Cancelliera AngelaMerkel. L’obiettivo – condiviso – è trovare soluzioni in grado di garantire il superamento della crisi, soprattutto per individuare politiche che possano stimolare la crescita.

Bene, mi dico, hanno capito. Poi però si legge che:
Per la crescita e il lavoro la priorità va data al rigore dei conti, unica strada per ritrovare la fiducia degli investitori. È chiaro il premier Monti, coerente con la linea che ha riparato l’Italia dal fuoco incrociato dei mercati e con i dettami Bce.

E allora sono costretto ancora una volta a ricredermi. Sono le attuali, assurde (perché sproporzionate) misure di austerità a provocare una crisi che colpisce profondamente l’economia reale, ben più di quanto avvenuto nel 2009.

Che la Merkel, nella sua ottusità, non lo capisca, non mi meraviglia. Ma in fondo non mi stupisco nemmeno di Monti. Questa è solo una conferma sull’irresponsabilità di un professore che vive in una bolla, che non sa cosa sia la realtà, privo di qualunque empatia e buon senso. Un uomo che molti considerano il salvatore della Patria, ma che verrà ricordato l’affossatore della Patria, colui che ha sradicato violentemente il tessuto di piccola e media impresa, l’Italia degli artigiani, degli indipendenti, dei negozianti.”

Gli amici di Angela Merkel
PierGiorgio Gawronski

“Mario Monti è pienamente coinvolto nel fallimento diagnostico della crisi, e nel “Grand Plan” delle destre europee per smantellare le rigidità dell’offerta, “il modello sociale europeo” (Draghi), e per bloccare le politiche di stabilizzazione della domanda (il “Fiscal Compact” è pro-ciclico). Con la manovra di bilancio di fine 2011, ha fornito alla BCE l’occasione di “salvare l’Italia”; per ora. Ma da allora cavalca la polemica contro la “governance europea inadeguata” per disinnescarla: alla Germania ha chiesto liberalizzazioni, non reflazione; e un Fondo Salva Stati la cui irrilevanza – fosse stato anche di 1000 MLD- è sotto gli occhi di tutti.

In Finlandia ha detto che “La priorità comune è la crescita, e la ricetta è chiara: riforme strutturali!”. Si prepara ora un’altra truffa mediatica incentrata sulla parola “crescita”: noi intendiamo redditi e occupazione, loro la “crescita potenziale” (non reale!). Tradotto vuol dire: liberalizzazioni e miseria.
Monti guadagna oltre un milione all’anno: può permettersi di inseguire il sogno di un’Europa “flessibile” e deflazionista; la gente comune, no. È urgente imprimere una svolta alla politica economica. Siamo anche noi liberisti ma, prima di tutto, patrioti. 

PS. 

Complimenti a Fassina e Bersani. Il vuoto lasciato dal PD sta portando i partiti a sinistra oltre il 27% ! Non solo suicidano l’Europa, anche se stessi! Chapeau alla coerenza! Monti & Merkel progettano di isolare Hollande, per disinnescarlo grazie a una manciata di Eurobond; evitando così di ridiscutere lo Statuto della BCE e il Fiscal Compact: la loro Europa. Il PD sosterrà lealmente questa strategia? 


Presidente: lasci votare! Se il popolo deve finire in padella o nella brace, almeno che si scelga lui il suo destino; la situazione è del tutto nuova, rispetto al 2008. Nel 2013 la crisi sarà più grave e la coesione sociale al minimo: non l’ideale per un voto sereno. Il populismo chiederà l’uscita dall’Euro: e non si potrà più dare loro torto. Il tempo lavora contro la stabilità del sistema, e dei micro-sistemi sottostanti (famiglie, ecc.).”

Ma che fa Mago Monti, bleffa? cerca di bleffare con o contro l'ABC della politica? E' difficile fregare i politici italiani, signor premier, questi sono campioni del bluff.
Ma poi, signori politici ABC, siete sicuri che i sondaggi sul premier siano giusti?

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