sabato 11 febbraio 2012

I tedeschi scoprono l’acqua calda.




A quanto pare ai piani alti di Berlino si comincia a comprendere che la politica di austerità imposta alle periferie d’Europa, non funziona.

Il “ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, ha detto ai parlamentari conservatori che gli impegni esistenti della Grecia sulle riforme non abbasserebbero il debito a livelli considerati sostenibili, secondo quanto riferito da fonti che hanno partecipato alla riunione. "Schaeuble ha detto che i piani attuali non consentirebbero alla Grecia di raggiungere l'obiettivo di tagliare il debito al 120% del Pil entro il 2020"

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Ma il dubbio tedesco a quanto pare non è che non funziona questa politica perché è sbagliato imporre un salasso a un malato terminale. Il loro dubbio è probabilmente che occorre invece intensificare la cura a base di austerità. Forse bisogna tagliare e licenziare ancora di più. Secondo questo punto di vista bisogna insistere finchè il malato non guarisce… o muore.

“Un'altra fonte presente all'incontro ha riferito che il ministro ha detto ai parlamentari che la Grecia raggiungerà soltanto un rapporto debito/Pil del 136% nel 2020 sulla base dei programmi attuali. Il Fondo monetario internazionale ha dichiarato che il debito greco deve essere ridotto al 120% del Pil per essere sostenibile. Tuttavia l'obiettivo adesso sembra impossibile e ci sono indicazioni che Fmi, Banca centrale europea e Commissione europea accetterebbero un cifra intorno al 125%. Le dichiarazioni di Schaeuble suggeriscono che ci sono ancora 10-11 punti percentuali da ridurre dal totale del debito per renderlo sostenibile. In termini monetari, questo significa trovare altri 20 miliardi di euro di risparmi, magari tramite una svalutazione dei bond detenuti dalle istituzioni pubbliche.”

Eccoli li! È come con l’haircut (il taglio-acconciatura del debito greco) che all’inizio era previsto di modesta entità e ora sarà del 50%, ma effettivamente servirebbe del 70%.
“E pensate cosa hanno sparato quei complottardi di Standard & Poor's RTRS: Greek debt not sustainable with 70 pct haircut-S&P Insomma non basterebbe nemmeno un haircut del 70% per rendere sostenibile il Debito Greco... Forse un 150% di haircut sarebbe più adatto...:-)” (www.ilgrandebluff.info).
Andrà a finire allo stesso modo con il rapporto debito-pil: si deve scendere al 120, ma forse basterà il 125%, ma poi probabilmente sarà già tanto arrivare al 135%!

E intanto la Merkel si ripete ossessiva come un disco rotto:
“Secondo la prima fonte, il Cancelliere Angela Merkel ha detto alla stessa riunione che sarebbe pericoloso consentire alla Grecia di andare in default sul debito, aggiungendo che questo potrebbe scatenare "conseguenze incontrollabili".

Ma poi tanto non si farà nulla di utile per evitare la distruzione dell’economia greca. Si continuerà insistendo con la politica di austerità che prevede tagli di stipendi, di posti di lavoro, aumenti delle tasse e alla fine della cura la Grecia starà ancora peggio e dovrà fallire per risollevarsi.

Il fatto è che il cancelliere Merkel non avrà nessuna conseguenza diretta di questo fallimento epocale. I cittadini greci ovviamente non influiscono sul voto in Germania. E questa è una pesante stortura della democrazia europea.

Se la Merkel invece avesse avuto un incarico sulla base di un voto europeo, probabilmente il suo partito ne avrebbe avuto un grosso danno alle seguenti elezioni. Almeno negli stati del sud Europa. Ora, stando così le cose, l’unica difesa del cittadino elettore del sud Europa è punire il proprio Parlamento, rivolgendosi a forze di antipolitica (dagli Indignados ai grillini) con connotazioni antieuropeiste.

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