giovedì 9 febbraio 2012

Agonia greca



Ma la Grecia è una nazione in difficoltà o è una cavia planetaria su cui si sta verificando se la terapia del salasso funziona? Ma se al posto della Grecia ci fossimo noi, accetteremo che i nostri stipendi vengano decurtati del 20%, che si licenzi migliaia di dipendenti pubblici, che si dia priorità alle banche creditrici prima che ai bisogni della popolazione?

E se ci fosse la Germania al centro di queste attenzioni europee, il suo popolo accetterebbe questo trattamento imposto da una nazione straniera?
E' chiaro che queste sono domande la cui risposta è più che lapalissiana. Mi chiedo quindi perchè continuare a imporre l'impossibile alla Grecia, invece di lasciarla fallire. Perchè se l'intenzione è di aiutare il popolo greco lo si aiuti effettivamente, non si continui con questa politica europea del ricatto al governo greco: <<se non affami il tuo popolo non avrai il prestito per evitare il fallimento>>.

Se fossi greco, piuttosto che sottostare a questi ricatti, preferirei andare al voto con il rischio di fallire, tornare alla dracma e non pagare più nemmeno un euro di debito alle banche tedesche e francesi.
Ora il governo greco, benchè guidato da un uomo "Goldman Sachs", si trova in difficoltà. I partiti che lo sostengono cominciano ad avere molte remore nel votare una politica di austerità estrema. Se accadesse in Italia, i nostri partirti di fronte a scelte così pesanti, si sarebbero già scissi in correnti favorevoli e contrarie. E i sindacati tornerebbero di nuovo ad avere quel sostegno delle piazze effettivo che negli ultimi anni è stato piuttosto "turistico".

Oggi a quanto pare l'accordo tra i partiti greci è stato raggiunto (anche se non è detto) e quindi la Grecia con sacrifici immani si compra un altro pò di tempo dagli strozzini europei:


Grecia, accordo tra Governo e partiti sulle nuove misure di austerity
www.ilsole24ore.com

Ma bisogna usare il condizionale perchè l'Europa non è ancora sazia:

"Altri 15 giorni per trovare 300 milioni 
Stando alle ultime indiscrezioni la troika, avrebbe concesso altri 15 giorni di tempo al governo greco per tovare i 300 milioni di euro che mancano per chiudere l'accordo sul nuovi pacchetto di aiuti da 130 miliardi di euro per Atene. Lo rivela l'agenzia Bloomberg, secondo la quale un default della Grecia non è all'ordine del giorno dell'Eurogruppo di oggi a Bruxelles."


E tutta questa macelleria sociale per cosa?
"Un anno in più 
Se l'intesa sarà raggiunta in Europa e con il Fondo monetario, la Grecia avrà un anno in più (fino al 2015) per creare nei suoi conti pubblici un avanzo primario di 4,5 miliardi di euro. Il governo Papademos dovrà però specificare nell'immediato le misure aggiuntive di austerity che intende prendere per il periodo 2013-2015, che dovranno essere pari a circa 10 miliardi di euro. Resta l'incognita del giudizio europeo sull'accordo incompleto raggiunto ad Atene."


Quindi se già ora i greci sono con le pezze al sedere... come potranno onorare gli impegni per il 2013-2015?  Qui si sta tentando veramente un esperimento scientifico: spremere sangue dalle rape. Si vuole verificare se un popolo distrutto economicamente possa compiere l'impossibile, creare ricchezza dal nulla. Io penso che l'obiettivo è spremere i greci fino all'impensabile per fare il massimo di profitto, e poi passare in un'altra nazione ed operare lo stesso trattamento: chi sarà la prossima? Spero per loro e per noi che la profezia Maya sia esatta!

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