lunedì 5 dicembre 2011

Analisi della manovra



Senza dover fare un elenco provvedimento per provvedimento, l'analisi più bella letta questa mattina sulla manovra del governo, secondo me è qui:

Camusso, ma di che parli? Monti fa la cosa giusta, non ce n’è altre.

a cura di quel pazzo-saggio di Paolo Barnard. I passaggi più salienti:

"Prendo in mano l’Italia di oggi, Stato membro dell’Eurozona che usa una moneta straniera che si chiama Euro, che le viene fornita interamente da prestatori privati, senza alcun appoggio della Banca d’Italia. E in effetti questaItalia, così messa, deve, per sopravvivere, pareggiare i bilanci come minimo. Ma non solo. Deve arrivare al surplus di bilancio, cioè lo Stato dovrà tassarci molto di più di quello che ci dà come ricchezza finanziaria. Questo significa che dovremo tutti diventare più poveri, e soffrirne le orrende conseguenze sociali. Non si scappa. Monti e Draghi in questo hanno ragione, la loro ricetta non fa una grinza, è, tecnicamente parlando, un obbligo ineludibile. Anzi, è troppo tenera. E, di nuovo, non sto ironizzando"

"Riassumendo: l’Italia dell’Euro in effetti, e non ironizzo, deve trovare denaro per pagare i tassi sul suo debito, e ne deve trovare tanto, poiché la differenza fra la sua crescita economica e i tassi che paga è enorme (crescita quasi 0%, tassi quasi 7/8%). Quel denaro lo possiamo solo trovare tassandoci, tagliando la spesa pubblica, cioè impoverendo gli italiani, e impoverendo ancor di più gli stessi italiani così da ridurre le importazioni e pagare di meno gli operai, per esportare di più di quanto importiamo, e incassare la differenza. Non se ne esce. Anzi, come ho scritto nel titolo, la pura matematica ci dice che Monti è stato troppo leggero, e lui sa benissimo che dovrà essere molto più pesante nei sacrifici che ci imporrà in futuro."

"Il fatto è che le cose però si complicheranno anche per Monti, e lui lo sa benissimo già oggi. E per due motivi: detto e premesso tutto quanto spiegato sopra, e in particolare la necessità di portare gli interessi sui titoli di Stato italiani in parità (o quasi parità) con il tasso di crescita economica, il problema che si affaccerà per Mario sarà questo: 1) l’impoverimento generale di tutta l’Italia (risparmi, investimenti, produzione) dovuto all’austerità, porterà ad una prima entrata di liquidità in cassa, ok, ma poi necessariamente a un calo della crescita economica, per forza. E allora Mario si troverà con quel maledetto coefficiente tassi d’interesse/crescita che si sballa di nuovo per via del calo del numerino relativo appunto alla crescita. 2) Lo stesso impoverimento generale causerà crollo dei redditi familiari e d’azienda, che significano però anche calo del gettito fiscale (tasse). Meno tasse significa meno soldi nelle casse di Roma per pagare il deficit. Risultato: Mario Monti si troverà con un cane che si morde la coda, e mentre da una parte darà un colpo per raddrizzare il cerchio, dall’altra il cerchio picchierà sul muro storcendosi di nuovo. E che farà a quel punto Mario? Ve lo metto per iscritto: farà quello che hanno sempre fatto tutti i robotizzati umanoidi della scuola economica Neoclassica e Neoliberista, cioè prescriverà ancor più dosi del veleno che ci starà ammazzando. Come fa Obama in USA, come fa il FMI in Estonia e in Irlanda, in Grecia, in Africa ecc."

Barnard afferma inoltre che sindacalisti e politici (dell'opposizione, ma quale?) sono ignoranti e non capiscono che la vera causa della crisi è l'adozione dell'euro e la sua impossibilità di essere controllato dallo Stato (moneta straniera). Io non credo sia così. Penso invece che molti di loro l'abbiano capito, ma non possono parlarne per vari motivi. Primo perchè hanno sempre decantato le doti taumaturgiche dell'euro sull'economia nazionale, secondo perchè in realtà nessuno sa bene cosa potrebbe accadere con un ritorno della lira visto che gli economisti in questo senso hanno fatto una propaganda terroristica.

Io penso invece che almeno il tentativo di affiancare una nuova moneta nazionale all'euro andava fatto.

Da ultimo, un piccolo passaggio semicomico udito questa mattina da Oscar Giannino: la spiegazione dell'aumento degli estimi catastali. Non è vero che aumentano del 60% (altrimenti gli italiani scenderebbero in piazza...) ma bensì il vecchio moltiplicatore 100 diventa 160! e quindi dottor Giannino? credo che moltiplicare un numero per 1,6 equivalga ad aumentarlo del 60%. o no! Infatti poi aggiunge che questa parte della manovra vale 11 miliardi di euro, cioè un terzo della stessa: il che direi non è proprio poco!


Aggiornamento delle 13:00


Al momento la manovra Monti ha prodotto una discesa della spread a 400 punti. Sono stati guadagnati 100-150 punti all'annuncio. Se questo trend dovesse mantenersi potremmo scendere anche a 300. Ma se rimanessimo a 400, significa che la manovra ha un guadagno doppio per lo Stato: incassa 30 miliardi dai suoi cittadini e non spende 20-30 miliardi in maggiori interessi. Sembrerebbe ottimo, ma in realtà il governo dovrebbe riuscire anche ad incrementare la crescita del Pil che ora tende a zero.


Come si ricordava prima, se uno Stato spende X in interessi e ha una crescita del Pil zero va in default. Ed incrementare il Pil con una manovra depressiva sarà molto difficile. Anzi si rischia di non modificare per nulla il differenziale: si pagano meno interessi (4-5%), ma il Pil va in negativo (-1%) e la differenza fra i due indici rimane immutata. Si rischia anche di dare l'inizio a una valanga spostando una palla di neve, perchè la depressione richiama altra depressione.

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